L'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell'1,58% a 16.528 punti
Piazza Affari ha chiuso in ribasso, proseguendo la correzione iniziata ieri dopo il lungo weekend di Ferragosto. Il listino milanese ha aumentato le perdite in scia all'andamento debole di Wall Street, con gli investitori che sono in attesa questa sera della pubblicazione delle minute della Federal Reserve. Nell'ultima riunione, la banca centrale americana aveva lasciato invariati i tassi d'interesse, aprendo però uno spiraglio ad una stretta monetaria nel corso del 2016. Sui listini europei hanno pesato ancora le parole di alcuni mebri della Fed, come William Dudley, secondo cui l'istituto di Washington potrebbe aumentare i tassi d'interesse già nella riunione di settembre. In questo quadro l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell'1,58% a 16.528 punti.
Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Mps ha ceduto il 3,54% a 0,24 euro, Popolare di Milano il 3,07% a 0,37 euro, Banco Popolare il 2,41% a 2,19 euro, Intesa SanPaolo il 2,63% a 1,89 euro, Ubi Banca il 4,07% a 2,26 euro. Male anche Generali (-2,27% a 11,43 euro), in attesa della revisione dei componenti dell'indice EuroStoxx 50, che sarà resa nota la prossima settimana. Spunto di Telecom Italia (+1,90% a 0,805 euro) dopo le indiscrezioni del Financial Times sulle nuove regole comunitarie relative a privacy e sicurezza delle comunicazioni. La proposta di intervento dell'Unione Europea dovrebbe prevedere di regolare in modo più stringente i servizi online come WhatsApp e Skype. Bene anche Ferrari (+0,54% a 42,60 euro) in scia a un report di Morgan Stanley che ha ribadito il giudizio "overweight" sul titolo della casa di Maranello, alzando il target price a 56 dollari dal precedente 54 dollari.
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