L'indice Ftse Mib ha riportato a -25% il saldo negativo da inizio anno

Seduta da dimenticare per Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che ha riportato a -25% il saldo negativo da inizio anno. Le vendite sono piovute in maniera incessante sulle banche: la peggiore di oggi è stata Mps, che ieri aveva provato a rialzare la testa dopo il via libera della Bce al piano di salvataggio basato sulla cessione di un pacchetto da 9,7 miliardi di euro di sofferenze e su un maxi aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Il listino milanese è inoltre peggiorato dopo l'avvio di Wall Street, che sta vivendo a sua volta una seduta di ribassi. In questo quadro,a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso la seduta odierna con un tonfo del 2,76% a 16.098 punti.

Crollo verticale, appunto, per i titoli del comparto bancario: Montepaschi ha ceduto il 16,10% a euro, Popolare dell'Emilia Romagna il 12,36% a 3,034 euro, Popolare di Milano il 10,29% a 0,365 euro, Banco Popolare il 10,12% a 2,15 euro, Mediobanca l'8,22% a 5,64 euro, Ubi Banca il 7,07% a 2,392 euro. Su Unicredit (-7,15% a 1,844 euro) i timori del mercato sono che l'aumento di capitale possa superare quota 5 miliardi di euro. Gli acquisti hanno invece premiato Ferrari (+2,52% a 41,52 euro), che nel primo semestre ha riportato un utile netto a 175 milioni di euro, in crescita dai 141 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In aumento anche i ricavi, saliti del 7% a 1,48 miliardi di euro, e l'Ebitda, in crescita dell'11% a 385 milioni.

Bene anche Campari (+4,65% a 9,68 euro) che ha chiuso il primo semestre del 2016 con un utile netto pari a 67,2 milioni di euro, in calo del 13,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a causa di rettifiche di oneri operativi principalmente attribuibili ai costi dell'acquisizione di Grand Marnier. I ricavi del gruppo del celebre aperitivo si sono attestati a 743,9 milioni di euro, in diminuzione dell'1,8% rispetto ad un anno fa. L'Ebitda rettificato è stato pari a 172 milioni di euro (+6,3%), mentre l'Ebit rettificato è salito del 5,6% a 146,4 milioni.
 

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