Dopo la rottura il gruppo fondato da Berlusconi torna in perdita: registrato un rosso di 27,8 milioni di euro

Il Biscione passa al contrattacco dopo la rottura con Vivendi. Il cda di Mediaset ha dato mandato agli amministratori di "adottare tutte le opportune azioni finalizzate ad ottenere l'adempimento del contratto da parte di Vivendi e, in caso di inerzia di quest'ultima, di agire in sede civile ed eventualmente anche penale a tutela degli interessi della società". Lo si legge nella nota con i conti del primo semestre, in cui parla di "azioni a tutela della società".

Il cda, precisa la nota, "ha preso atto di quanto comunicato dal management e ha deliberato di respingere la proposta alternativa di Vivendi giudicata irricevibile perché incompatibile con il contratto vincolante già firmato". Mediaset quantifica in 34,6 milioni di euro l'esborso una tantum dell'accordo con Vivendi, contabilizzato nel secondo trimestre.

MEDIASET IN PERDITA. Intanto Mediaset è tornata in perdita nel primo semestre. Il Biscione ha registrato un rosso di 27,8 milioni di euro, contro l'utile di 24,2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi netti di gruppo ammontano a 1,87 miliardi di euro, in aumento dai 1,721 miliardi dei primi sei mesi del 2015.

Mediaset quantifica in 34,6 milioni di euro l'esborso di cassa una tantum dell'accordo con Vivendi, contabilizzato nel secondo trimestre. Sul resto dell'esercizio, scrive il Biscione nel comunicato con i conti, "potrebbero pesare gli impatti negativi conseguenti sia ai ritardi decisionali sull'operatività di Mediaset Premium – causati dall'interim management dovuto al rispetto dei termini del contratto con Vivendi – sia alle decisioni commerciali e operative prese dalla stessa Vivendi e non previste nel budget originario di Mediaset Premium".

In Italia, i ricavi pubblicitari televisivi lordi hanno raggiunto i 1.048,8 milioni di euro rispetto ai 1.011,0 milioni di euro dei primi sei mesi 2015 (+3,7%). In Spagna, dove la ripresa economica è sempre decisa, i ricavi pubblicitari televisivi lordi si sono attestati a 508,0 milioni di euro rispetto ai 473,2 milioni dell'esercizio precedente (+7,3%).

L'Ebit di gruppo è pari a 97,3 milioni di euro rispetto ai 137,0 milioni del precedente esercizio. In Italia l'Ebit è pari a -52,8 milioni di euro rispetto ai 26,5 milioni del 2015. In Spagna il dato cresce a 150,1 milioni di euro rispetto ai 111,0 milioni del precedente esercizio.

L'indebitamento finanziario netto è passato dagli 859,4 milioni di euro del 31 dicembre 2015 ai 959,1 milioni di euro del 30 giugno 2016.

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