Migliorano i dati dell'industria: ad aprile, rispetto al mese precedente, sono cresciuti sia il fatturato (+2,1%), sia gli ordinativi (+1,0%). Lo rileva l'Istat, che riporta anche come, corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di aprile 2015), il fatturato totale registri rispetto allo stesso mese dell'anno scorso una variazione positiva dello 0,1% (+0,1% sul mercato interno e -0,1% su quello estero). Nel confronto con il mese di aprile 2015, l'indice grezzo degli ordinativi segna invece un calo dell'11,3%. La flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-29,4%), dovuta al comparto degli altri mezzi di trasporto. L'aumento del fatturato su base mensile, segnala l'Istat, è trainato dalla significativa crescita del mercato interno (+3,1%), mentre si rileva una sostanziale stabilità di quello estero (+0,2%). La crescita degli ordinativi è invece sintesi di una flessione sul mercato interno (-3,9%) e di un deciso incremento su quello estero (+8,1%).
A maggio, invece, sia le esportazioni (-3,0%) che le importazioni (-1,1%) rispetto ai paesi extra Ue hanno segnato una contrazione nel confronto col mese precedente. Il surplus commerciale (+3.257 milioni) risluta comunque ampiamente superiore a quello dello stesso mese del 2015 (+2.756 milioni). La flessione mensile delle vendite verso i paesi extra Ue, segnala l'Istat, è ascrivibile ai beni strumentali (-8,3%, in presenza di importanti vendite di mezzi di navigazione marittima nel mese precedente) e ai beni di consumo durevoli (-7,9%). Le vendite di energia (+11,3%) e, in misura minore, quelle di beni di consumo non durevoli (+2,9%) sono invece in crescita. Dal lato dell'import, il calo su mese interessa i beni strumentali (-10,5%, tuttavia nel mese di aprile si erano registrati rilevanti acquisti di mezzi di navigazione marittima) e, in misura meno intensa, i beni di consumo (-1,1%) e i beni intermedi (-0,4%). Gli acquisti di energia (+7,6%) sono in rilevante espansione.
Nell'ultimo trimestre, rileva ancora l'Istat, la dinamica dell'export verso i paesi extra Ue si conferma in espansione (+1,3%) rispetto ai tre mesi precedenti. Al netto della componente energetica (-18,3%), si registra una crescita più marcata (+2,0%) principalmente ascrivibile ai beni strumentali (+3,7%) e ai beni intermedi (+2,3%). Nello stesso periodo, la flessione su base trimestrale dell'import (-0,5%) investe quasi tutti i comparti, esclusi i beni strumentali (+4,4%) e l'energia (+2,4%). Il calo dei beni di consumo durevoli (-5,2%) e dei beni intermedi è marcato (-3,7%).
Su base annua, per quanto riguarda il mese di maggio si osserva una contrazione delle esportazioni dell'1,7%, determinata in larga parte dall'energia (-51,4%) e in misura minore da beni di consumo duirevoli (-7,5%) e da beni strumentali (-1,2%).Al netto della componente energetica le esportazioni risultano in espansione (+1,4%) e crescono le vendite di beni di consumo non durevoli (+8,0%) e di beni intermedi (+2,1%). Anche le importazioni presentano un forte calo a maggio su base annua (-5,8%), imputabile alla componente energetica (-26,5%) e, in misura meno intensa, ai beni intermedi (-4,5%). I beni strumentali (+15,9%) e, in misura più contenuta, i beni di consumo non durevoli (+2,1%) registrano una crescita degli acquisti. Al netto della differenza nei giorni lavorativi (22 a maggio 2016 rispetto a 20 a maggio 2015) la flessione di entrambi i flussi è ancora più marcata: -4,4% per le esportazioni e -8,9% per le importazioni.