La Francia "andrà fino in fondo" per garantire che le multinazionali che operano sul suo territorio paghino le tasse e, dopo le perquisizioni a Google e McDonald's, potrebbero seguire altri casi. A dirlo è il ministro delle Finanze francese Michel Sapin, in un'intervista rilasciata a Reuters e a tre giornali europei. Le dichiarazioni di Sapin giungono dopo che martedì decine di poliziotti hanno perquisito il quartier generale di Google a Parigi, nell'ambito di un'indagine per sospetta evasione fiscale, e dopo che il 18 maggio gli investigatori avevano preso di mira il quartier generale francese di McDonald's nell'ambito di un'altra indagine sulle tasse. Sapin ha inoltre escluso che Parigi possa negoziare un accordo con Google sul pagamento di tasse arretrate, come ha fatto invece il Regno Unito a gennaio.
"Non facciamo accordi come la Gran Bretagna, applichiamo la legge", ha detto Sapin. A gennaio Google ha acconsentito a pagare 130 milioni di sterline di tasse arretrate al Regno Unito, sollevando critiche da parte di deputati dell'opposizione che sostengono che la somma fosse troppo bassa. Google, McDonald's e altre multinazionali come Starbucks sono sotto crescente pressione in Europa da parte dell'opinione pubblica e dei governi per il modo in cui sfruttano la loro presenza in diverse parti del mondo per minimizzare l'ammontare delle tasse che pagano.