In lieve diminuzione quella dei consumatori, che passa 114,9 a 114,2
Ad aprile 2016 l'indice del clima di fiducia per quanto riguarda le imprese aumenta a 102,7 da 100,2. Secondo quanto riferisce l'Istat, il clima di fiducia sale nella manifattura (a 102,7 da 102,2), nelle costruzioni (a 121,2 da 118,4) e nei servizi di mercato (a 107,8 da 103,6), mentre scende nel commercio al dettaglio (a 102,0 da 104,9). Nelle imprese manifatturiere migliorano le attese sulla produzione (a 10 da 9), peggiorano i giudizi sugli ordini (a -14 da -13), mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili a 4. Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione (a -35 da -37 e a -5 da -7, rispettivamente). Nei servizi crescono i giudizi e le attese sugli ordini (a 12 da 0 e a 8 da 2, i rispettivi saldi) mentre peggiorano le attese sull'andamento dell'economia italiana (a 2 da 7). Nel commercio al dettaglio peggiora sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (a 1 da 5), sia quello relativo alle attese sulle vendite future (a 23 da 28); le scorte di magazzino rimangono stabili (a 11).
Analizzando i dati sulla manifattura, il dato è il migliore da tre mesi, ma resta molto al di sotto dei 103,9 punti registrati a dicembre. Anche sulle scorte, il dato di -14 è in linea con il 2016, ma lontano dal -11 di dicembre. E' invece incoraggiante il dato sulle attese della produzione, sceso a 9 a febbraio e marzo, dagli undici punti di dicembre e gennaio, ed ora tornato a 10 punti. Guardando poi alla capacità produttiva, l'Istat segnala che nel primo trimestre del 2016 il grado di utilizzo degli impianti è sceso al 75,8% (era al 76,8% nel trimestre precedente).
Sale al 29% invece la quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all'attività produttiva: salgono sia la quota di imprese che segnala vincoli legati all'insufficienza della domanda sia quella che riferisce ostacoli dovuti ad altri motivi.
IN CALO FIDUCIA CONSUMATORI. Ad aprile 2016, riporta l'Istat, l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce lievemente, passando a 114,2 da 114,9 del mese precedente. Tutte le stime riferite alle componenti del clima di fiducia dei consumatori diminuiscono: quella economica a 140,5 da 142,7, quella personale a 104,8 da 105,7, quella corrente a 110,0 da 111,1 e quella futura a 120,2 da 120,6.I giudizi sull'attuale situazione economica del Paese peggiorano (a -38 da -34 il saldo) mentre per le attese aumentano i pareri favorevoli: il saldo passa a 8 da 5. I giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi non variano: il saldo si attesta a -36; mentre, le attese per i prossimi 12 mesi, esprimono tendenze al ribasso (a -33 da -30 il saldo). Peggiorano le aspettative sulla disoccupazione (il saldo passa a 21 da 12).
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