Fmi: Spingere su riforme ora, crescita Paesi avanzati fiacca

Il Fondo avverte: "Timori da Paesi emergenti. Rischio di ricadute se ci sarà crisi debito"

Quello attuale "è il momento opportuno per spingere su ulteriori riforme dei mercati dei prodotti e del lavoro in molte economie avanzate" che crescono in modo "persistentemente fiacco". Lo afferma il Fondo monetario internazionale in uno dei capitoli analitici del suo World Economic Outlook. Secondo il Fmi "c'è una forte necessità di riforme di portata sostanziale", perché "tali riforme possono aumentare i potenziali livelli di produzione e occupazione nel medio periodo". Inoltre, scrivono gli economisti di Washington, "l'ambiente politico è favorevole" per varare nuove misure. 

Il Fondo spiega che le riforme del mercato del lavoro garantiscono spinte nel breve periodo, mentre l'impatto complessivo varia a seconda delle misure. "Le riforme che comportano stimoli fiscali sono le più preziose, compresa la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e l'aumento della spesa pubblica in politiche attive per il mercato del lavoro". Inoltre, sottolinea il rapporto, "le riforme del mercato dei prodotti dovrebbero essere una priorità".

TIMORI DA PAESI EMERGENTI, RISCHIO RICADUTE SE CRISI DEBITO. Secondo quanto riportato dal Fondo monetario, i flussi di capitale verso le economie emergenti "rimangono contenuti, dopo cinque anni di calo costante", e questo è "un motivo di preoccupazione" perché può causare crisi del debito con ricadute globali. A questo proposito, in uno dei capitoli analitici del report, il Fmi evoca situazioni analoghe di anni '80 e '90 "associati a un'elevata incidenza di crisi del debito". 

Secondo il Weo "gran parte dell'attuale rallentamento" del flusso di capitale "può essere spiegato con il calo del differenziale atteso della crescita nelle economie di mercato emergenti rispetto alle economie avanzate".