"Politica monetaria non può essere alfa e omega ripresa" dice la direttrice generale dell'Fmi

La ripresa continua e l'economia globale non è in crisi, ma "rimane troppo lenta, troppo fragile e i rischi per la sua durata sono in aumento". Lo ha detto la direttrice generale del Fmi, Christine Lagarde, in un discorso all'Università Goethe di Francoforte. "Sia chiaro: siamo allerta, non in allarme. C'è stata una perdita di slancio della crescita", ha aggiunto Lagarde nel suo intervento preparato.

"Tuttavia, se i politici sapranno affrontare le sfide e agire insieme, gli effetti positivi sulla fiducia globale, e sull'economia globale, saranno sostanziali", ha spiegato ancora la numero uno del Fondo, che ha chiesto di accelerare le riforme economiche strutturali, un maggiore sostegno fiscale e di continuare le politiche monetarie accomodanti. Le osservazioni di Lagarde arrivano a sole due settimane dal meeting di primavera di Fmi e Banca mondiale.

 

RIPRESA. L'economia globale non deve commettere l'errore di non affrontare i problemi e i rischi strutturali, perché ogni Paese ha bisogno di "diverse azioni" e la politica monetaria espansiva da sola "non può essere l'alfa e l'omega della ripresa" ha detto Lagarde. "Possiamo fare meglio, dobbiamo fare meglio, ma questo deve essere portato avanti con politiche e la combinazione di politiche che siano più potenti", ha aggiunto Lagarde.

"Negli Stati Uniti la crescita è piatta, in parte a causa della forza del dollaro e nella zona euro gli investimenti sono bassi, è alto il tasso di disoccupazione e i bilanci deboli pesano sulla crescita, mentre in Giappone l'inflazione e la crescita sono più fiacchi del previsto", ha spiegato ancora la numero uno del Fondo, ricordando che negli ultimi sei mesi hanno pesato anche il rallentamento della Cina e gli effetti del calo del petrolio in Medio Oriente.

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