Il gigante asiatico non corre più: al minimo negli ultimi 25 anni

Cresce sì, ma ad un tasso sempre più contenuto il prodotto interno lordo cinese. La lettura del quarto trimestre ha segnato un incremento pari al 6,8%, mentre per l'intero 2015 la crescita si è attestata al 6,9%. Si tratta del tasso di crescita della Cina più basso degli ultimi 25 anni. Diminuisce per la prima volta dal 1968 la produzione di energia in Cina. Difatti la produzione del 2015 è stata pari a 5,618 trilioni di kWh, in calo dello 0,2% sul 2014. A dicembre il calo è stato del 3,7% a 491 miliardi di kWh rispetto al 2014, stando ai dati del National Bureau of Statistics, a pesare anche le misure per ridurre l'inquinamento e quindi il minore utilizzo del carbone. La produzione industriale a dicembre della Cina sale del 5,9% su base annua, dato in calo dal +6,2% di novembre. Nel 2015 la crescita è stata del 6,1% rispetto al +8,3% del 2014.

 

BORSA MANCA  RIMBALZO. Piazza Affari accelera al rialzo all'inizio delle contrattazioni, con il Mib che arriva a 19.102,43 punti a +2,22% e l'All-Share a 20.768,81 punti a +2,16%. Inizio fulmineo dei titoli bancari ma i guadagni sono subito ridotti. Piazza Affari riduce fortemente i guadagni con il Mib a 18.859,81 punti a +0,93%. A pesare la frenata del settore bancario: Banca Carige ora perde il 4,96%, Banco Popolare il 5,19%, Bpm il 4,29% e Bper il 4,07%. Una ottima partenza anche per il titolo Mps dopo il tracollo di ieri, ma dopo il guadagno del 4,96%, il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso a quota 0,73 euro a -4,57%.  Piazza Affari dopo essere scesa in territorio negativo, vede ora il Mib a 18.751,85 punti a +0,35%.

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