Milano, 22 dic. (LaPresse) – A novembre gli scambi di merci con i Paesi Extra Ue mostrano segni di ripresa, più intensi per l’export (+3,7% su base mensile) che per l’import (+1,1% su base mensile). L’espansione delle vendite è confermata anche in termini tendenziali (+3,0%) dopo tre mesi di consecutive flessioni. L’avanzo commerciale è pari a +3,3 miliardi di euro, con un incremento di 667 milioni di euro rispetto al surplus di novembre 2014. Il saldo dall’inizio dell’anno è ampiamente positivo e in crescita rispetto all’anno precedente: +27,7 miliardi (era +21,7 miliardi nello stesso periodo del 2014). Lo comunica l’Istat nella sua rilevazione mensile. La crescita congiunturale dell’export è estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di beni, con l’eccezione dell’energia (-11,3%) e dei beni di consumo durevoli (-5,5%). Nonostante l’incremento congiunturale di novembre, la variazione trimestrale dell’export (settembre-novembre rispetto ai tre mesi precedenti) è lievemente negativa (-0,3%), ma diventa positiva (+0,5%) se si escludono i prodotti energetici. Su base annua, tornano a crescere a ritmo sostenuto le vendite verso gli Stati Uniti (+13,2%), dopo la battuta d’arresto registrata a ottobre. In forte accelerazione anche le vendite verso le economie emergenti e avanzate dell’Asia orientale: Giappone (+21,4%), Paesi EDA (+6,7%), Cina (+6,6%). La flessione tendenziale dell’export in Russia prosegue ma si ridimensiona (-6,7% a novembre, -25,9% da inizio anno), mentre si accentuano le criticità per le vendite delle imprese italiane nei Paesi MERCOSUR (-27,7%) e Opec (-10,4%).

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