Milano, 18 dic. (LaPresse) – “Telecom Italia ha tutte le carte in regola per diventare un consolidatore a livello europeo; secondo me deve essere un soggetto e non un oggetto di future aggregazioni. Ma per farlo ha bisogno di azionisti forti e di un management stabile”.
Così Xavier Niel, in un’intervista a La Stampa, sul futuro di Telecom Italia, su cui ha puntato più di 200 milioni per poter prendere in un prossimo futuro il 15% di Telecom. “Un raider? No, non sono io. Di me si possono dare tante definizioni, ma questa non credo proprio”, spiega. In Telecom “ho solo investito in opzioni per acquistare azioni”, afferma Niel, ma sulla conversione eventuale non risponde. “Il futuro per Telecom, come per tutti gli operatori, è nella fibra ottica”, aggiunge. E su Bollore commenta: “Bisognerà giudicare dai fatti, da quello che farà”. In merito alle voci, che vorrebbero l’ombra di un grande operatore come Orange dietro di lui, risponde: “Assolutamente no. Non so se Orange abbia interesse per Telecom Italia, ma quel che è certo è che io sono un investitore industriale, non lavoro per altri”.
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