Roma, 4 dic. (LaPresse) – “Del grande processo di globalizzazione vista come occidentalizzazione del mondo resta il policentrismo di tanti diversi sviluppi e la crescita faticosa di una poliarchia. Lo ha detto Giuseppe De Rita, presidente del Censis, illustrando il Rapporto annuale dell’istituto oggi a Roma.

“Nella nostra storia – ha continuato – il resto del mito della grande industria e dei settori avanzati è stata l’economia sommersa e lo sviluppo del lavoro autonomo. Il resto del mito dell’organizzazione complessa e del fordismo è stata la piccola impresa e la professionalizzazione molecolare. Il resto della lotta di classe nella grande fabbrica è stata la lunga deriva della cetomedizzazione. Il resto dell’attenzione all’egemonia della classe dirigente è stata la fungaia dei soggetti intermedi e la cultura dell’accompagnamento. Il resto del primato della metropoli è stato il localismo dei distretti e dei borghi. Il resto della spensierata stagione del consumismo, del consumo come status e della ricercatezza dei consumi, è la medietà del consumatore sobrio. Il resto della lunga stagione del primato delle ideologie è oggi l’empirismo continuato della società che evolve”, ha aggiunto.

“I processi di sviluppo reale del Paese qui descritti sono il resto delle tante discussioni sulla guerra degli ultimi giorni”, ha concluso.

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