Milano, 13 nov. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari chiude in moderato ribasso fallendo il rimbalzo dopo lo scivolone di ieri con gli investitori che restano nervosi in attesa del primo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve. Anche Wall Street si avvia a chiudere un’altra seduta tinta di rosso. Le vendite continuano ad abbattersi sulle commodity, con il Bloomberg Commodity index che continua ad aggiornare i minimi dal 1999, mentre nelle ultime sedute si è notato un ritorno degli acquisti sui bond governativi dell’Eurozona in scia al potenziamento del quantitative easing. In Italia il Pil del terzo trimestre è cresciuto dello 0,2% e dello 0,9% rispetto a un anno fa. Entrambi i dati sono lievemente inferiori rispetto alle attese. Nell’intera zona euro il Pil è aumentato dello 0,3% nel terzo trimestre. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,08% a 21.842 punti.

Tonfo di Ferragamo (-8,12% a 21,94 euro) all’indomani dei conti e in scia alle bocciature arrivate questa mattina dagli analisti. Gli esperti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato il giudizio sulla maison fiorentina a reduce da hold, mentre Mediobanca ha ridotto il rating a neutral da outperform. “Le vendite sono state solide in Giappone ed Europa, ma molto deboli in Asia”, hanno spiegato gli analisti di Mediobanca che sottolineano la notevole esposizione verso la Cina e la mancanza di una accelerazione del business nel mese di ottobre.

Male anche gli altri titoli del lusso, in particolare Moncler che ha lasciato sul parterre il 2,51% a 15,12 euro. Contrastate le banche con le vendite che hanno colpito Mps (-0,53% a 1,489 euro) e Unicredit (-0,71% a 5,55 euro), mentre in territorio positivo sono finite Ubi Banca (+1,03% a 6,36 euro) e Popolare dell’Emilia Romagna (+1,66% a 7,345 euro).

Acquisti sulla galassia Enel dopo i conti: la casa madre ha guadagnato l’1,29% a 4,076 euro, mentre Egp è avanzata del 2,03% a 1,951 euro. In particolare il colosso elettrico ha riportato nel terzo trimestre ricavi pari a 18,4 miliardi di euro, in aumento del 2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014, sostenuti soprattutto dalla buona performance in Italia (+8,3%) e dell’America Latina (+7,3%). L’utile netto è sceso del 9,2% a 256 milioni di euro, mentre quello ordinario è salito a oltre 1 miliardo dai 308 milioni del corrispondente periodo del 2014. Enel ha inoltre annunciato l’avvio di una società per la banda larga che utilizzerà le infrastrutture elettriche per la realizzazione di una rete in fibra aperta a tutti gli operatori.

Deludente la giornata borsistica di Anima che dopo i conti ha mostrato una contrazione del 2,05% a 8,35 euro.

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