Padoan: Lotta all’evasione è centrale. Renzi alle Regioni: I soldi ci sono

Roma, 4 nov. (LaPresse) – “Il processo di riforma dell’economia ha reso sostenibile la riduzione del carico fiscale” ha sottolineato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della sua audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, in corso a Palazzo Madama. Durante il suo discorso il ministro ha voluto porre l’accento anche sull’aspetto delle pensioni: “Sottolineo che non viene depotenziata la riforma del sistema pensionistico” ha sottolineato.

Il ministro ha detto che l’impegno contro l’evasione “si é esteso oltre i confini nazionali: in questi 20 mesi sono stati ratificati 8 accordi bilaterali che erano stati già firmati in precedenza e sottoscritti nuovi accordi bilaterali con 9 giurisdizioni, sia accordi sullo scambio di informazioni fiscali che modifiche alle convenzioni contro la doppia imposizione”. Il premier Renzi ha invece parlato alle Regioni, affinché non facciano polemiche: Sulla Sanità “non ci sono tagli, non diciamo bugie” ha detto il presidente del Consiglio.

SPENDING REVIEW. “La spending review continua a rappresentare un’azione strutturale e continuativa da parte del governo. Complessivamente le misure contenute nel disegno di legge di stabilità riconducibili alla revisione della spesa sono pari a 7,3 miliardi nel 2016, 8,4 nel 2017 e 10,3 nel 2018”.

IRES. “La pubblicazione del disegno di legge di stabilità per il 2016 è stata accolta dal dibattito con un’attenzione selettiva che si è concentrata sulle singole misure” ha detto Padoan, “nel 2015 il disavanzo risulterà pari al 2,6 per cento del Pil, in riduzione rispetto al 3 nel 2014. La manovra di finanza pubblica presentata dal Governo dispone interventi per 28,7 miliardi di euro nel primo anno, 32,4 nel 2017 e 30,3 nel 2018” ha aggiunto il ministro, che ha parlato anche di Ires: “Il percorso di alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese continuerà nel 2017 anche attraverso la riduzione dell’aliquota d’imposta sui redditi delle società (Ires). Dal primo gennaio 2017 quest’ultima viene ridotta dal 27,5 al 24 per cento”,