Milano, 3 nov. (LaPresse) – Michelin taglierà 578 posti di lavoro in Italia entro il 2017, nell’ambito del piano strategico 2016-2020. Lo riferisce il gruppo, che ha deciso di riorganizzare le filiali di Gran Bretagna, Germania e Italia. La maggior parte dei tagli italiani riguarderà i 400 lavoratori di Fossano, in provicia di Cuneo, per cui Michelin parla di una flessione dei volumi del 45%, che si traduce in una “situazione di cronica non saturazione degli impianti”. Lo stop al sito è previsto entro la fine del 2016. Gli altri esuberi sono ad Alessandria (30), Torino (120) e Tribano (28).
Michelin spiega comunque di voler “continuare ad essere un’importate e solida realtà industriale, commerciale e logistica in Italia” e sottolinea che il piano strategico punta a 180 milioni di euro di investimenti al 2020.
Lo stabilimento di Cuneo è il maggiore sito produttivo Michelin in Europa Occidentale per pneumatici vettura e rafforzerà ulteriormente la sua posizione all’interno del gruppo, spiega la nota. Per lo stabilimento di Alessandria è previsto lo sviluppo della specializzazione nella fabbricazione di pneumatici autocarro nuovi con l’obiettivo di incrementare, compatibilmente con le condizioni di mercato, entro il 2020 la produzione del 20%. In entrambi gli stabilimenti saranno lanciati specifici progetti finalizzati al miglioramento della produttività.
Il calo dei volumi di Fossano, a partire dal 2009, è derivato dal fatto che, spiega l’azienda, i 2/3 dell’attuale produzione di cavi metallici standard che è condotta nel sito sono oggi acquistabili sul mercato a costi “decisamente inferiori”. Secondo Michelin “la fornitura di questi semilavorati, in una logica di ottimizzazione dei costi di tutta la filiera di produzione degli pneumatici, richiede soluzioni economicamente sostenibili”.
Infine per quanto riguarda la logistica sono previsti l’ampliamento dei magazzini degli stabilimenti di Cuneo e Alessandria, l’arresto dell’attività del magazzino di Tribano (Pd), l’evoluzione del Polo Logistico di Torino e del magazzino territoriale di Roma in unità più articolate, capaci di servire aree geografiche più ampie.
Nel Regno Unito, Michelin intende chiudere la sua fabbrica a Ballymena, città dell’Irlanda del Nord, una mossa che costerebbe il posto a 860 lavoratori, mentre in Germania il gruppo francese si prepara a chiudere nel 2016 il sito di Pneu Laurent, con 180 esuberi. Per finanziare il piano di ristrutturazione, Michelin prevede un accantonamento di 280 milioni di euro di oneri non ricorrenti nel bilancio del 2015.