Legge stabilità, Bankitalia: Mantenere limite a contante, anche basso

Roma, 3 nov. (LaPresse) – “Un limite al trasferimento di contante, anche basso, va mantenuto. Del resto l’esistenza di effetti macroeconomici della soglia sui consumi non è sorretta da chiara evidenza empirica”. Così il vicedirettore della Banca d’Italia, Luigi Signorini, nel corso delle audizioni preliminari all’esame dei documenti di bilancio per il 2016-2018 davanti alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato.

“I limiti all’uso del contante non costituiscono, ovviamente – ha aggiunto Signorini – un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, specie per il grande riciclaggio, ma introducono un elemento di difficoltà e di controllo sociale che può ostacolare forme minori di criminalità e di evasione. L’esistenza di una soglia scoraggia in via generale una circolazione di banconote troppo ampia, tale da fornire materia a transazioni illecite”. “Non c’è però a mia conoscenza una base analitica o empirica sufficiente per precisarne il valore ottimale – ha sottolineato – dal mero punto di vista del tracciamento delle transazioni, quanto più la soglia è bassa tanto meglio è, ma ci sono limiti pratici da considerare. Non vi sono quindi elementi per escludere a priori l’opportunità di un innalzamento del limite generale da 1.000 a 3.000 euro; converrà , se il Parlamento decide di andare in questa direzione, monitorare nel tempo i risultati. Sembra tuttavia consigliabile mantenere un regime più severo per le attività più esposte a contaminazioni, quali i money transfer”. ” La riduzione del ricorso al contante resta comunque in Italia – ha concluso – un obiettivo da perseguire, non da ultimo per motivi di efficienza; nel nostro paese la propensione all’utilizzo del contante rimane molto più elevata della media europea. È opportuno incentivare le transazioni effettuate con carte di pagamento, riducendo i relativi costi e le commissioni a carico degli esercenti”.