Milano, 19 ott. (LaPresse/Xinhua) – La crescita della produzione industriale a settembre in Cina è stata del 5,7% su base annua, cala il settore energetico e minerario. Lo comunica il National Bureau of Statistics (Nbs). Ad agosto il dato era stato di un +6,1%, mentre nei primi 9 mesi la crescita è stata del 6,2%, in calo dal +6,3% dei primi 8 mesi. La produzione manifatturiera è cresciuta del 6,7% (+6,8% ad agosto), mentre l’attività mineraria è aumentata solo dell’1,2%, mentre il reso del settore energetico è cresciuto dello 0,7%. Male anche le società pubbliche, che perdono l’1,4% di produzione.
Il Pil cinese nel terzo trimestre frena ancora, passando dal +7% del secondo trimestre a +6,9%. Si tratta del dato più basso dal 2009. Pesa la crisi finanziaria di fine luglio, per il governo centrare il target del 7% a fine anno diventa più complesso.
Complessivamente la crescita è stata pari a 7,68 trilioni di dollari, a pesare per il National Bureau of Statistics anche il rallentamento dell’economia globale, spiega il portavoce dell’Nbs, Sheng Laiyun. C’è una sovracapacità produttiva, che peserà ancora a breve termine. La crescita è stata disomogenea: +7,8% nelle regioni centrali, più 6% in quelle orientali.