Roma, 15 ott. (LaPresse) – Ultimi ritocchi a palazzo Chigi sulla legge di stabilità che verrà approvata oggi dal Consiglio dei ministri convocato per le 12.30. Da fonti del Governo emergono le prime cifre e la filosofia di fondo del provvedimento che vale tra i 27 e i 30 miliardi. Una forchetta che dipende dall’accoglimento o meno della richiesta, avanzata a Bruxelles, di utilizzare uno 0,2% di spazio di patto in più per la clausola migranti. Secondo i piani dell’esecutivo, il rapporto deficit/Pil nel 2016 sarà pari al 2,2%, ma potrebbe arrivare al 2,4% in caso di accoglimento da parte dell’Ue della clausola.

Il provvedimento prevede la cancellazione totale delle clausole di salvaguardia per il 2016 per 16,8 miliardi di euro, il che impedirà che scattino automaticamente aumenti di Iva e accise nel 2016.

Le diverse misure che compongono il testo possono essere raccolte in 4 diverse aree:

– Italia forte (tra le misure – via la tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati; super-ammortamenti per gli investimenti delle imprese al 140%; riduzione delle tasse per le imprese; libertà per i comuni di spendere l’avanzo di amministrazione e soldi in cassa per lavori conclusi); – Italia semplice (tra le misure – innalzamento a 3000 euro della soglia del contante; contrasto all’evasione sul canone Rai, pagare meno pagare tutti; lotta all’evasione con la fatturazione elettronica e gli strumenti telematici; Partite Iva; facilitazioni e garanzie per il lavoro autonomo);

– Italia giusta (tra le misure – lotta alla povertà infantile; servizio civile; il Dopo di noi, ossia tutele e garanzie per la disabilità; innalzamento no tax area per i pensionati); – Italia orgogliosa (500 docenti universitari in tutta Italia legati al merito; leva di archeologi e giovani diplomatici; Piano straordinario per la ricerca, con 1000 nuovi ricercatori).

Fuori dalla legge di Stabilità, con un atto normativo da presentare nei prossimi giorni, il Governo vuole poi lanciare investimenti per un ulteriore miliardo concentrati su alcune priorità come Giubileo, Terra dei Fuochi, Bagnoli e Ilva.

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