Roma, 12 ott. (LaPresse) – Nei primi otto mesi del 2015 la variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 3.598.708 e 2.997.850, è di 600.858, pari a un saldo positivo quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era stat di 330.387 unità.
Nei primi otto mesi del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 1.164.866, il 34,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le ‘trasformazioni’ degli apprendisti, sono state 276.658 (l’incremento rispetto al 2014 è del 17,4%). Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati è passata dal 32,3% dei primi otto mesi del 2014 all’38,1% dello stesso periodo del 2015.
L’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale (+34,6%) in Friuli-Venezia Giulia (+84,5%), in Umbria (+61,6%), nelle Marche (+53,1%), in Piemonte (+52,7%), in Trentino-Alto-Adige (+50,5%), in Emilia-Romagna (+49,4%), in Liguria (+47,7%), in Veneto (+46,3%), in Basilicata (+40,9%), nel Lazio (+40,8%), in Lombardia (+39,3%), in Toscana (+36,4%) e in Sardegna (+36,2%). I risultati peggiori si registrano nelle regioni del Sud: Calabria (+17,3%), Puglia (+16,3%) e Sicilia (+11,0%).
Guardando al numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati per età si nota un incremento al di sopra della media nelle fasce d’età fino a 24 anni (+45,6% di contratti di lavoro stabili attivati rispetto allo stesso periodo del 2014) e fra i 25 e i 29 anni (+44%).
I più importanti settori di attività economica che hanno registrato una maggiore crescita di assunzioni a tempo indeterminato risultano essere l’attività estrattiva; attività manifatturiere; fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+45,1% rispetto allo stesso periodo del 2014), il commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione (+41,8%).
La distribuzione dei nuovi rapporti di lavoro per qualifica presenta, nel periodo 2015 in esame rispetto al 2014, un aumento della quota di operai, che passano dai 2.363.223 del 2014 a 2.585.421 nel 2015, come pure della quota di impiegati, da 741.051 nel 2014 a 845.632 nel 2015.
Le assunzioni a tempo indeterminato istaurate con la fruizione dell’esonero contributivo risultano maggiormente concentrate nel sud Italia, dove hanno usufruito della decontribuzione 160.112 contratti di lavoro attivati.
Nei primi otto mesi del 2015 in aumento il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno sono passati dai 2.037.229 dei primi otto mesi del 2014 a 2.272.113 nel 2015. Lo ha riferito l’Inps nell’Osservatorio sul precariato. Si sono, infine, attestati a 790.685 i nuovi rapporti di lavoro nei primi otto mesi del 2015 che hanno usufruito dell’esonero contributivo introdotto dalla legge di stabilità varata lo scorso anno.
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