Milano, 8 ott. (LaPresse) – “In questi dieci anni ho dovuto ricostruirmi e recuperare credibilità”. Così Lapo Elkann, intervistato da ‘la Repubblica’ a 10 anni dalla presentazione della Grand Punto, cui seguirono le sue note vicende personali, nel giorno in cui torna nel mondo dell’auto con l’iniziativa Garage Italia Customs a Milano.
“L’auto non l’ho mai dimenticata. E’ sempre stata la mia passione.
L’ho seguita da dietro le quinte, non sul palcoscenico, ma sono contento di aver collaborato, di aver dato una mano anche così” aggiunge Lapo Elkann. La nuova idea di Elkann è provare a vendere la “personalizzazione sulle vetture di ogni costruttore. Ho avuto la fortuna fin da bambino di osservare come mio nonno personalizzava le auto. Per questo ho portato qui una delle sue Ferrari, la Db512.
Insieme al tailor made c’è la cucina Made in Italy di Cracco. In modo che da noi possa entrare non solo chi può permettersi di personalizzare l’auto ma anche chi viene al ristorante e partecipa al sogno italiano. Abbiamo proposte di apertura a Miami e in Asia. Ci arriveremo con calma. Un’altra lezione che ho imparato è che non bisogna avere fretta”. “In questi anni mio fratello John e Marchionne hanno creato valore e hanno tutelato gli insediamenti italiani del gruppo. Io faccio la mia parte. Credo nell’Italia e nella sua possibilità di riprendersi. E penso che il nostro giovane premier sia sulla strada giusta per riuscirci” conclude.