Fmi: Rischi globali dal boom dei debiti delle imprese nei Paesi emergenti

Londra (Regno Unito), 29 set. (LaPresse/Reuters) – Le imprese dei mercati emergenti hanno accumulato un maxi-debito complessivo da 18 miliardi di dollari, che necessita di un attento monitoraggio ora che l’era dei tassi di interesse ai minimi record sta volgendo al termine. Lo sostiene il Fmi nell’aggiornamento del suo Global Financial Stability Report. Secondo il Fondo i più grandi accumuli di ‘leverage’ sono avvenuti in “settori vulnerabili” come quelli delle costruzioni, minerario e del petrolio e del gas, che sono particolamente esposti al rischio dei cambi.

A livello regionali i rischi più eclatanti si riscontrano in Cina e in America Latina, dove la leva aziendale complessiva è ormai rispettivamente al 120% e al 110%, con punte rispettive nell’ediliza del 275% e del 200%. “La tendenza al rialzo degli ultimi anni suscita naturalmente preoccupazione, perché molte crisi finanziarie di mercato negli emergenti sono state precedute da una rapida crescita della leva”, sostiene il rapporto.

Il Fmi sottolinea che i bassi tassi di interesse hanno permesso alle imprese dei mercati emergenti di emettere più obbligazioni in condizioni migliori di mercato. “Se l’aumento della leva e le emissioni sono stati recentemente influenzati in prevalenza da fattori esterni (bassi tassi globali), le imprese saranno rese più vulnerabili con un inasprimento delle condizioni finanziarie globali”, spiega il report. Il Fondo individua un rischio rilevante dal crollo delle materie prime e dal prossimo rialzo del costo del denaro da parte della Federal Reserve statunitense.

Il Fmi invita i governi a fare attenzione alle ripercussioni sulle grandi aziende dei mutamenti in atto sul mercato globale dei capitali. Molti grandi valute dei mercati emergenti sono scese tra il 20 e il 40% nei confronti del dollaro nel corso dell’ultimo anno, rendendo più difficili i rimborsi di prestiti non coperti dal biglietto verde. “Il monitoraggio di aziende vulnerabili e di rilevanza sistemica, così come di banche e dii altri settori strettamente legati ad esse, è di fondamentale importanza”, afferma il Fondo.