Roma, 22 set. (LaPresse/Finanza.com) – Giornata di sell-off sulle Borse europee. Piazza Affari non ha fatto eccezione con l’indice Ftse Mib che ha chiuso con un tonfo del 3,33% a 21.031 punti. Ad affossare le Borse continentali è stato, in modo particolare, lo scandalo Volkswagen che ha fatto sbandare l’intero comparto europeo delle quattro ruote. Sul listino milanese le vendite hanno colpito in maniera generalizzata tutti i settori tra cui l’energia, dopo l’ennesimo strappo ribassista delle materie prime, e le banche. I mercati sembravano essersi ripresi ieri dopo lo scivolone di venerdì che aveva fatto seguito alla decisione della Fed di lasciare i tassi invariato tra lo 0 e lo 0,25%. Diversi esponenti della Banca centrale Usa si sono però già detti fiducioso per un rialzo entro la fine del 2015. Gli acquisti si sono invece riversati sui titoli di Stato: il rendimento del Btp decennale è sceso sotto l’1,75%, mentre il tasso del Bund si è portato sotto lo 0,60%.

Pesanti vendite su Fca che ha mostrato un tonfo del 6,21% a 11,93 euro con il mercato che continua a guardare con preoccupazione gli sviluppi della vicenda Volkswagen con la Francia che ha chiesto l’apertura di un’inchiesta europea che faccia luce sull’operato della casa automobilistica tedesca e, nel pomeriggio, anche nella stessa Germania è stata avviata un’inchiesta. L’inchiesta aperta dall’Epa (Agenzia per la protezione ambientale Usa) potrebbe portare a una maxi-multa da 18 miliardi di dollari con possibili implicazioni penali per la casa di Wolfsburg, che oggi ha lanciato anche un profit warning sul 2015.

A Piazza Affari ha chiuso in profondo rosso anche Exor (-6,35% a 38,77 euro), la holding che controlla Fiat-Chrysler. Oltre al caso Volkswagen, che ha affossato il settore auto europeo, perdite ingenti si sono verificate anche sul comparto dell’energia che ha seguito la parabola ribassista del petrolio: Eni ha evidenziato un calo del 3,88% a 13,85 euro, mentre Saipem è arretrata del 4,39% a 7,725 euro. Deludente performance anche per Enel che ha lasciato sul parterre il 4,26% a 3,814 euro.

Infine, non si sono sottratti alle vendite copiose anche i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 4,32% a 13,71 euro, Montepaschi il 4,92% a 1,622 euro, Intesa SanPaolo il 2,72% a 3,074 euro, Ubi Banca il 2,58% a 6,60 euro, Unicredit il 2,70% a 5,565 euro.

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