Parigi (Francia), 21 set. (LaPresse) – Rallenta il costo unitario del lavoro in Italia, anche se la crescita complessiva dal 2000 resta “tra le più alte” dell’eurozona. Lo scrive l’Ocse, sottolineando che il Italia il costo del lavoro è calato dello 0,7% nel secondo trimestre del 2015, dopo il +0,5% fatto registrare nei primi tre mesi dell’anno. Calano i costi legati al salario per occupato (-0,6%, dopo il +0,8% del primo trimestre) e sale leggermente la produttività (+0,1%, dopo il +0,3% dei tre mesi precedenti).

In Italia, afferma l’Ocse, “la crescita della produttività resta debole e nonostante il rallentamento della crescita del costo unitario del lavoro dopo la crisi, la crescita complessiva di tale indicatore resta tra le più alte dell’area euro”. Nell’eurozona il costo del lavoro è aumentato dello 0,1% nel secondo trimestre, dal +0,2% fatto segnare nel primo quarto dell’anno, come risultato di un rallentamento dei salari (+0,1%, dal +0,5% di gennaio-marzo) e di una produttività piatta (dopo +0,3%).

Nell’area Ocse la crescita del costo del lavoro è rimasta costante al +0,1% nel secondo quarto dell’anno, lo stesso livello del primo trimestre. I costi salariali sono aumentati dello 0,5%, a fronte di una produttività in aumento dello 0,4%. Negli Usa, il costo del lavoro è sceso dello 0,1% contro il +0,5% del primo trimestre, con un’accelerazione della produttività (+0,6% dopo -0,5%)e dei costi salariali (+0,5% contro una crescita piatta). Risale la produttività nel Regno Unito a +0,9% dopo -0,3%, con costi salariali in aumento del 2,3% (dopo -1,3%) che portano il costo unitario del lavoro a +1,4% dopo il -1% di gennaio marzo.

Secondo i dati forniti dall’Ocse, in Germania il costo unitario del lavoro è salito dello 0,5% dopo +0,4% nel primo trimestre, con un aumento dei costi salariali dello 0,8% (dopo +0,7%) e un incremento della produttività dello 0,3%, lo stesso fatto registrare nel primo trimestre. In Francia il dato è salito dello 0,4% (dopo -0,2%), con costi salariali a +0,3% (dopo +0,4%) e produttività -0,1% dopo +0,6%. In Spagna il costo unitario del lavoro è calato dello 0,5% (dopo +0,7%), per effetto di una flessione dello 0,5% dei costi di retribuzione (dopo +0,8%) e di un aumento della produttività dello 0,1%, come nel primo trimestre. La flessione più importante del costo unitario del lavoro è stata registrata in Grecia ed è pari al 2,3%, con una diminuzione dei costi salariali del 2,6% e un calo della produttività dello 0,2%.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata