Milano, 17 set. (LaPresse) – Chiusura cauta per i listini europei in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse degli Stati Uniti. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,68% a 6.186,99 punti, il Dax di Francoforte arretra dello 0,02% a 10.229,58 punti e il Cac40 di Parigi segna un incremento dello 0,20% a 4.655,14 punti. A Madrid l’indice Ibex guadagna l’1,30% a 10.106,6 punti.
Sul listino spagnolo le performance di un comparto bancario spinto dal +6,3% del Banco de Sabadell (su cui Hsbc ha alzato la valutazione da ‘hold’ a ‘buy’). Denaro anche su Bankia (+9,25%), su CaixaBank (+5,14%) e sul Banco Popular (+4,58%). In evidenza anche il colosso olandese Altice (+0,68%) che ha raggiunto un accordo per acquisire la statunitense Cablevision per 17,7 miliardi di dollari. Nel corso della prima parte la Banca nazionale svizzera ha confermato il tasso di riferimento a -0,75% e il tasso Libor a -0,25%. Invariato anche il tasso lower bound a -1,25%. La Swiss national bank ha inoltre abbassato le previsioni di crescita per il 2016 in quota 1% sia quest’anno che il prossimo. Per quanto riguarda Eurolandia, la Bce nel suo bollettino mensile ha fatto sapere di attendersi un’inflazione bassa nel breve termine e in accelerazione per fine anno. Nel 2015 il tasso di inflazione è previsto allo 0,1%, nel 2016 all’1,1% e nel 2017 all’1,7%. Per quanto riguarda il nostro Paese, a luglio la bilancia commerciale ha segnato un saldo positivo per 8,026 miliardi di euro, dai 2,806 miliardi del mese precedente, mentre le vendite al dettaglio britanniche ad agosto sono cresciute in linea con le stime (+0,2% m/m). Dal fronte statunitense indicazioni migliori del previsto quelle arrivate dall’indice settimanale che misura l’andamento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, scese di 11 mila a 264 mila unità, e dal deficit delle partite correnti, in calo nel secondo trimestre a 110 miliardi di dollari. Contrastanti invece i dati arrivati dal settore delle costruzioni: ad agosto i nuovi cantieri hanno fatto segnare un calo del 3% a 1,13 milioni di unità (consenso 1,16 milioni) mentre i permessi di sono cresciuti del 3,5% a 1,17 milioni di unità (1,15 milioni). Peggio del previsto l’andamento del manifatturiero dell’area di Philadelphia, sceso a settembre da 8,3 a -6 punti. In serata come detto l’appuntamento è a Washington dove la Federal Reserve potrebbe alzare, per la prima volta in quasi 10 anni, il costo del denaro della prima economia.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata