Milano, 7 set. (LaPresse/Finanza.com) – Avvio della nuova settimana borsistica con moderata intonazione positiva per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,7% a quota 21.622 punti. Orfani della bussola di Wall Street, chiusa oggi in occasione del Labour Day, i mercati si sono mossi sin dall’avvio in rialzo dopo lo scrollone ribassista di venerdì con i riflettori sempre rivolti a quello che farà la Federal Reserve settimana prossima (16-17 settembre). Dalla Cina intanto è arrivata la revisione al ribasso della crescita 2014 (+7,3% dal 7,4% comunicato in precedenza). In luce le utilities con Enel (+1,74% a 3,978 euro) che ha cavalcato il giudizio positivo arrivato da Ubs, che la ritiene la utility europea più interessante, e le parole dell’ad Francesco Starace che ha preannunciato un possibile aumento del dividendo.
“L’esecuzione del piano strategico dovrebbe permettere la transizione di Enel a una premium utility”, sottolinea Ubs che ha confermato buy su Enel con prezzo obiettivo a 4,85 euro. L’ad Francesco Starace ha fatto luce sulle prospettive sul fronte dividendo, garantito a 16 e 18 centesimi nel 2015 e nel 2016. Per quanto riguarda la cedola del prossimo anno, Starace ha però anticipato che “è probabile che ci possa anche essere una sorpresa positiva”. Ben comprata anche Enel Green Power (+0,78%) che risulta anch’essa tra le top picks di Ubs con rating buy.Tra le banche si è mossa bene Unicredit (+0,98% a 5,65 euro). In un’intervista ad “Affari & Finanza” di Repubblica, il ceo Federico Ghizzoni ha assicurato che la banca non farà aumenti di capitale e ha delineato le linee che seguirà nei prossimi tre anni. Sul discorso esuberi, Ghizzoni ha confermato un’azione sui costi: “Non sono in grado di dare anticipazioni, l’elaborazione del piano è in corso”.
Nei giorni scorsi, Bloomberg News ha riportato che l’istituto italiano starebbe valutando il taglio di almeno 10 mila posti di lavoro. In evidenza anche il titolo Telecom Italia (+2,29% a 1,116 euro). Nel fine settimana il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, ha confermato il sostegno alla strategia di sviluppo della tlc italiana di cui i francesi sono divenuti azionisti di riferimento con una quota del 14,9%. Intanto venerdì scorso sono tornate le indiscrezioni circa la possibile conversione delle azioni risparmio Telecom Italia in ordinarie. La società ha smentito, ma gli operatori di mercato sono convinti che la conversione arriverà nel prossimo futuro. “Il management di Telecom nella conference call del secondo trimestre ha rimarcato che l’attuale struttura del capitale non risulta ottimale per via della presenza di 6 miliardi di azioni risparmio ammettendo che nel secondo semestre l’argomento sarebbe stato discusso dal board”, sottolineano gli esperti di Banca Akros che si aspettano che la conversione delle risparmio in ordinarie arriverà presto. Ben comprata infine Fca (+1,8% a 12,42 euro), dopo che Marchionne ha ribadito che “General Motors resta il partner ideale di Fiat Chrysler Automobilities”.
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