Roma, 1 set. (LaPresse) – “Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda il Paese potrebbe cogliere le opportunità che sembrano prospettarsi“. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta le dichiarazioni del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e del premier Matteo Renzi, sui dati Istat sull’occupazione diffusi oggi. “Vediamo invece – sottolinea Camusso – solo molta e brutta propaganda che produce non solo effimere illusioni e false aspettative ma danni rilevanti al Paese e alle future generazioni”.
Secondo la leader della Cgil “oggi siamo al colmo di un presidente del Consiglio che vanta i risultati già raggiunti e superati da Monti prima e da Letta poi, e di un presidente di Confindustria che si domanda come mai la crescita sia così bassa”. Camusso afferma che “avevano tutti raccontato tutt’altra storia: il presidente di Confindustria che in cambio della libertà di licenziamento assicurava copiosi investimenti e assunzioni in massa, mentre il presidente del Consiglio assicurava il mondo che le sue riforme avrebbero garantito un’imprenditoria dinamica, innovativa, capace di dare lavoro e prospettive di crescita”.
La segretaria generale della Cgil dichiara ancora che “una diminuzione della disoccupazione è un fatto positivo che va guardato attentamente per capire come e dove intervenire per rafforzare una tendenza che è ancora, purtroppo, marginale rispetto alle reali esigenze del Paese”. Per Camusso “serve un impegno forte delle istituzioni, una capacità di indirizzo e di stimolo dell’economia che ancora non vediamo. Servono imprenditori che sappiano rischiare, innovare, investire, produrre lavoro e reddito. Serve un piano del lavoro che sappia cogliere le opportunità che si presentano e indirizzare un mercato incapace, da solo, di produrre ricchezza in modo stabile ed equilibrato”.