Milano, 6 ago. (LaPresse) – Fusione tra Wind e 3Italia, che daranno vita al terzo gruppo telefonico nel nostro Paese. L’annuncio è stato dato dall’a.d. di Vimpelcom, Jean Yves Charlie, nel corso della conference call con gli analisti su conti del primo semestre.
La russa Vimpelcom è la società che controlla Wind. La nuova società sarà una joint venture 50-50 tra Vimpelcom e la cinese Ck Hutchinson Holding, controllante di 3Italia. Charlie ha sottolineato che dalla fusione sono attese 700 milioni di sinergie annuali sui costi quando la fusione sarà a pieno regime.
L’attuale a.d. di Wind, Maximo Ibarra, sarà il ceo della società che nascerà dalla fusione tra Wind e 3Italia.
Il 90% delle sinergie dovrebbe essere ottenuto già nel terzo anno dopo la nascita delle società, JV Holdco. La società post-fusione avrà due sedi, una a Milano e una a Roma. I vertici di Vimpelcom prevedono inoltre la distribuzione di un dividendo “entro tre anni dal closing” dell’operazione. Wind e 3Italia combinate presentano circa 6,36 miliardi di ricavi combinati, di cui 4,63 miliardi in capo alla prima. In una nota Vimpelcom spiega che l’operazione di consolidamento delle attività italiane del gruppo russo e di quello di Hong Kong porterà benefici per oltre 5 miliardi di euro, al netto dei costi di integrazione.
“La transazione è una delle più grandi operazioni di M&A in Italia dal 2007”, sottolinea Vimpelcom. “Con oltre 31 milioni di clienti di telefonia mobile e 2,8 milioni di clienti di rete fissa (di cui 2,2 milioni sono clienti della banda larga fissa), l’attività combinata dovrebbe generare significativi benefici Capex e Opex”, aggiunge il gruppo russo. Il completamento è subordinata alle approvazioni normative, tra quella dell’antitrust dell’Unione europea. Vimpelcom e CK Hutchison prevedono che l’operazione sarà completata entro 12 mesi.
Charlier dichiara che “si tratta di una fusione che trasforma il mercato italiano” con “le due entità” che diventeranno “un unico operatore tra i leader del quarto più grande mercato d’Europa, offrendo un player della convergenza che accelererà la capacità di investire nella rete”. “Allo stesso tempo – prosegue – la transazione è una pietra miliare significativa per gli azionisti di entrambi i gruppi, date le sinergie di costo tra le due società che porteranno significativo valore ai soci nel lungo termine”.
Canning Fok, co-amministratore delegato di Hutchison CK, afferma che “questo accordo rappresenta una pietra miliare per il nostro business italiano. La combinazione di 3 Italia e Wind creerà un operatore finanziariamente sano ed efficiente, in grado di competere a testa alta sul mercato”. “Questa transazione – aggiunge – sottolinea la continua fiducia di Hutchison nell’economia italiana, e il suo impegno per lo sviluppo di infrastrutture digitali a livello nazionale e di servizi in Italia”.
Vincenzo Novari, l’attuale amministratore delegato di 3Italia, sarà nominato consulente senior per l’Italia di CK Hutchison e farà parte del board della società post-fusione come rappresentante del gruppo con sede a Hong Kong. Dina Ravera, Coo di 3Italia, guiderà il processo di integrazione di fusione e rimarrà in un ruolo operativo di alto livello nel business combinato. Stefano Invernizzi, attuale Cfo di 3Italia, sarà Cfo della jv.