Bologna, 6 ago. (LaPresse) – La domanda di mutui da parte delle famiglie italiane ha fatto registrare in luglio una crescita pari a +63,2% annuo, seppur con un importo medio richiesto che rimane contenuto: le preferenze degli italiani si sono infatti concentrate ancora una volta nella classe compresa tra 100 mila e 150 mila euro, con una quota pari al 30,6% del totale, in crescita di 2 punti percentuali rispetto al 2014. Lo rileva l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif.
La distribuzione della domanda di mutui per durata mostra inoltre come più di 2 richieste di mutuo su 3 abbiano scadenza superiore ai 15 anni. Nello specifico, è la classe compresa tra i 15 e i 20 anni ad essere risultata la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,0% del totale, seguita a ruota dalla fascia tra i 25 e i 30 anni, con il 21,9%, e da quella tra i 20 e i 25 anni, con il 20,3%.
Crescono anche le richieste di prestiti, al +7,5%, trainate dalla forte spinta dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (+22,7%). Si muove invece in controtendenza, al -8,2%, la domanda di prestiti personali. L’importo medio richiesto dei prestiti, nel mese di luglio, si attesta a 7.781 euro (+4,7%): 4.935 euro (+2,9% rispetto a luglio 2014) quello dei prestiti finalizzati e 11.682 euro (+15,2%) quello dei prestiti personali.
Sempre riguardo ai prestiti, la classe di durata fino ai 12 mesi è risulta essere la preferita dagli italiani, con una quota pari al 21,7% del totale, seguita a ruota dalla classe di durata superiore ai 5 anni, con il 21,1% del totale. Più nel dettaglio, nei prestiti finalizzati la quota delle domande con durata inferiore ai 12 mesi si è attestata al 32,2% del totale mentre per i prestiti personali è stata la fascia di durata superiore ai 5 anni a confermarsi la preferita, con una incidenza del 39,1% sul totale.
“Dopo anni in cui le famiglie avevano tirato il freno a mano, nel timore di non riuscire a far fronte regolarmente agli impegni assunti, già da alcuni trimestri l’orientamento sembra essere radicalmente cambiato e il consolidamento della ripresa economica potrebbe favorire un’ulteriore accelerazione”, il commento di Simone Capecchi, direttore Sales & Marketing di Crif.