Mediobanca, ricavi esercizio record oltre 2 mld, utile +27%

Milano, 5 ago. (LaPresse) – Mediobanca chiude l’esercizio 2014-2015 con ricavi record, in crescita del 12% a 2,045 miliardi di euro, e un utile netto in aumento del 27% a 590 milioni di euro. È la prima volta che i ricavi annuali di Piazzetta Cuccia superano i 2 miliardi di euro. In aumento, sottolinea un comunicato, tutte le componenti bancarie: margine di interesse (+5% a 1,143 miliardi), commissioni (+11% a 472 milioni) e proventi da tesoreria (a 207 milioni). In riduzione il contributo di Assicurazioni Generali (da 261 milioni a 224 milioni).

I ricavi riflettono il processo di focalizzazione della banca nella riallocazione del capitale dalle partecipazioni alle attività bancarie pure, in linea con il piano presentato due anni fa. I risultati di esercizio beneficiano infatti del positivo andamento dell’attività bancaria (utile netto a 249,2 milioni rispetto a 18,7 milioni) che compensa il minor contributo del principal investing (335,4 milioni contro 449,3 milioni).

I ricavi sono in crescita del 12,4% (da 1.819,4 a 2.045,4 milioni) sostenuti da un’ampia diversificazione geografica e di business. Il margine di interesse registra una crescita del 5,1% (da 1.086,9 a 1.142,5 milioni) attribuibile all’aumento del credito al consumo (+10,4%, da 628,8 a 694.1 milioni) che ha beneficiato della riduzione del costo della provvista a fronte della stabile redditività degli impieghi; il calo del wholesale (-6,5%, da 232,7 a 217,5 milioni) sconta l’andamento del primo semestre (104,4 milioni), in recupero nel secondo (113,1 milioni).

I proventi della tesoreria aumentano a 207,1 milioni (45,1 milioni) per effetto del favorevole andamento del reddito fisso e della posizione in cambi.

Le commissioni salgono dell’11,3% (da 423,9 a 471,8 milioni) per un generale miglioramento in tutti i segmenti: in particolare il wholesale (+15%) beneficia della ripresa del capital market mentre il retail banking (+21,6%) riflette la crescita dell’attività di asset management con masse prossime a 2 miliardi.

L’apporto delle società consolidate a patrimonio netto flette da 263,5 a 224 milioni per il minor contributo di Assicurazioni Generali.

Le rettifiche di valore su crediti si sono ridotte da 736 a 532,7 milioni (-27,6%) e riguardano per 74 milioni (231 milioni) il corporate e private banking, per 443,4 milioni (473,2 milioni) il retail e consumer banking e per 15,3 milioni (32,8 milioni) il leasing. La riduzione è connessa al generalizzato miglioramento del profilo di rischio della clientela (imprese e famiglie) riflessa anche in minori attività deteriorate (1.152,3 milioni contro 1.157,6 milioni) per ingressi in calo. Il tasso di copertura delle attività deteriorate migliora ulteriormente a livello consolidato (53% contro 50%) mentre il coverage ratio dei crediti in bonis del consumer sale all’1,3%. Gli impieghi nell’esercizio segnano un +8% (a 32,9 miliardi), in crescita sia nel Cib (+10%) che nel Rcb (+9%).