Milano, 31 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta caratterizzata ancora dalle trimestrali delle big italiane. La seduta è iniziata all’insegna della cautela dopo le indiscrezioni arrivate dal fronte Grecia, dove il Fmi avrebbe deciso di sospendere la sua partecipazione al nuovo programma di assistenza finché l’Europa non si impegnerà in modo concreto a una ristrutturazione del debito di Atene.

A livello macro l’inflazione nell’Eurozona è rimasta stabile in luglio allo 0,2%, rispettando le attese degli analisti. Nel pomeriggio è arrivato il rallentamento dell’indice sul costo del lavoro negli Usa che nel secondo trimestre si è attestato a +0,2%. Dato che hanno innescato un’ondata di vendite sul dollaro Usa. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,61% a 23.538 punti.

Tra le banche giornata di conti per Intesa Sanpaolo (+1,27% a 3,502 euro) che ha chiuso i primi sei mesi del 2015 con un utile netto di 2 miliardi di euro, il dato semestrale più elevato dal 2008 e superiore all’ammontare dei dividendi annunciati per l’intero esercizio. Numeri da record per il risultato della gestione operativa e per le commissioni nette: il primo è cresciuto del 16,7% a 5,16 miliardi mentre le seconde grazie a un +14,6% si sono spinte a 3,79 miliardi. Nel resto del comparto gli acquisti hanno premiato Montepaschi (+1,74% a 1,806 euro), Mediobanca (+3,12% a 9,915 euro) e Unicredit (+1,08% a 6,035 euro). Sono invece finite in territorio negativo Banco Popolare (-1,12% a 15,79 euro), Popolare dell’Emilia Romagna (-1,53% a 8,025 euro) e Ubi Banca (-0,73% a 7,39 euro).

Fca (+2,28% a 14,30 euro) ha proseguito la corsa all’indomani dei conti del secondo trimestre archiviato con un Ebit adjusted in crescita del 58% a 1,52 miliardi di euro. Il Lingotto ha inoltre rivisto al rialzo i target per l’intero 2015: ricavi a 110 miliardi di euro da 108 miliardi e ebit adjusted superiore a 4,5 miliardi da 4,1-4,5 miliardi. Questa mattina gli analisti di Fidentiis hanno alzato il giudizio su Fca a buy dal precedente hold portando il target price a 16,5-16,9 euro da 14,4-14,8 euro.

Ben comprata anche Yoox (+1,98% a 30,76 euro) all’indomani dei conti del primo semestre archiviato con ricavi per 248,6 milioni di euro in crescita del 19,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto adjusted si è attestato a 4,4 milioni di euro, in rialzo del 38,3% rispetto a un anno fa.

Male Tenaris (-2,95% a 11,49 euro) in scia ai deludenti conti della rivale Vallourec. I risultati del colosso francese hanno pagato la riduzione della domanda: nel primo semestre i ricavi hanno mostrato una flessione del 23,1% a 2,07 miliardi di euro, mentre l’Ebitda si è ridotto drasticamente a 66 milioni dai 444 milioni dei primi sei mesi del 2014. Vallourec ha riportato una perdita di 275 milioni di euro rispetto all’utile di 144 milioni del primo semestre dello scorso anno. In negativo dopo i conti Autogrill e Mediaset che hanno chiuso la seduta in calo rispettivamente del 2,31% a 8,215 euro e dello 0,30% a 4,614 euro.

Chiusura di settimana con il segno più per l’azionario europeo, spinto dalle indicazioni arrivate dai conti societari. A Madrid l’Ibex si è fermato a 11.180,7 punti, lo 0,11% in più rispetto al dato precedente, il Ftse100 di Londra grazie a un +0,41% ha chiuso a 6.696,28 e il Dax di Francoforte ha messo a segno un +0,46% a 11.308,99. Per il Cac40 di Parigi un +0,72% a 5.082,61 punti. Proprio a Parigi in particolare evidenza il +3,51% di Airbus, che ha capitalizzato l’incremento degli ordini di elicotteri e jet privati, il +2,86% di Bnp Paribas, che ha battuto le stime per quanto riguarda gli utili, e il +1,03% di Carrefour, che ha visto l’utile operativo salire più del previsto a 726 milioni.

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