Milano, 30 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo diminuendo però i guadagni dopo la lettura preliminare del Pil Usa del secondo trimestre. L’economia americana è cresciuta con un ritmo del 2,3%, sotto le attese degli analisti che indicavano +2,5%, mentre il Pil del primo trimestre è stato rivisto al rialzo a +0,6% da -0,2%. Le indicazioni sul Pil sono giunte a meno di 24 ore dall’esito della riunione della Federal Reserve che ha mantenuto i tassi di interesse invariati, rispettando le attese della vigilia. La Banca centrale Usa non ha, tuttavia, fornito indicazioni precise sul timing del primo rialzo dei tassi: un atteggiamento cauto che le permette di vagliare con attenzione i dati economici. A Piazza Affari i movimenti dei big hanno risentito della pubblicazione dei risultati trimestrali. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,63% a 23.396 punti.
Fca (+5,74% a 13,98 euro) ha messo il turbo dopo i conti del secondo trimestre che hanno visto un Ebit adjusted in rialzo del 58% a 1,52 miliardi di euro. Il gruppo ha rivisto al rialzo i target per l’intero 2015: ricavi a 110 miliardi di euro da 108 miliardi e ebit adjusted superiore a 4,5 miliardi da 4,1-4,5 miliardi. Le consegne a livello globale sono attese pari a circa 4,8 milioni di veicoli da un intervallo compreso tra 4,8 e 5 milioni di veicoli della precedente stima.
Bene anche Generali (+1,76% a 17,91 euro) che nel primo semestre ha mostrato un risultato operativo in crescita a 2,78 miliardi di euro, la migliore performance dal 2007. Finmeccannica (+2,89% a 13,14 euro) ha terminato il primo semestre del 2015 con un risultato netto pari a 111 milioni di euro rispetto alla perdita di 39 milioni di euro registrata nei primi sei mesi del 2014.Giornata di conti anche per i colossi pubblici dell’energia.
Eni (+0,50% a 15,92 euro) ha vissuto una seduta volatile dopo aver messo a segno nel secondo trimestre una crescita della produzione del 7,1%. Crescita che ha permesso al gruppo petrolifero di alzare la guidance sulla produzione per l’intero 2015. I conti finanziari hanno invece pagato il crollo del petrolio e l’effetto Saipem. Enel ha perso lo 0,70% a 4,222 euro nonostante un primo trimestre archiviato con un utile netto in aumento del 10,1% a 1,83 miliardi di euro.
Seduta pesante Mediaset (-3,58% a 4,628 euro) zavorrata dall’andamento della controllata Mediaset Espana. Sul titolo spagnolo sono arrivate oggi una serie di bocciature da parte delle case d’affari.
Deboli i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto lo 0,12% a 15,97 euro, Popolare dell’Emilia Romagna lo 0,18% a 8,15 euro, Popolare di Milano lo 0,25% a 0,977 euro, Ubi Banca lo 0,46% a 7,445 euro. In leggero rialzo IntesaSanPaolo che ha strappato un progresso dello 0,58% a 3,458 euro.
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