Lavoro, ministero: Irregolarità nel 59% delle imprese ispezionate nel 2015

Milano, 28 lug. (LaPresse) – Sull’intero territorio nazionale si sono registrati 75.890 accessi ispettivi, cui vanno aggiunti 3.882 accertamenti in materia di Cassa Integrazione Straordinaria, di Cassa Integrazione in deroga, di Contratti di Solidarietà e di Patronati. E’ quanto emerge da una nota diffusa dalla direzione generale per l’attività ispettiva del ministero del Lavoro, sui risultati dell’attività di vigilanza svolta dagli ispettori del lavoro delle strutture territoriali nel I° semestre 2015.

Si sono avute contestazioni di illeciti a carico di 40.449 aziende, con un tasso di irregolarità di circa il 59% delle imprese ispezionate, con un sensibile aumento rispetto al primo semestre dell’anno precedente. In occasione delle verifiche ispettive è stato contestato l’impiego di 18.215 lavoratori ‘in nero’ e sono state sospese 3.873 aziende per l’utilizzo di personale non dichiarato in misura pari o superiore al 20% di quello presente al momento dell’accesso. Altre rilevanti violazioni riscontrate nel periodo da gennaio a giugno 2015 hanno riguardato l’accertamento di fenomeni interpositori e appalti illeciti (3.416 lavoratori) e comportato la riqualificazione di rapporti di lavoro fittizi (3.834). Inoltre, sono state contestate numerose infrazioni in materia di orario di lavoro (4.499), con un sensibile aumento, rispetto al corrispondente semestre dell’anno 2014 e in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con 13.330 violazioni prevenzionistiche riscontrate.

Notevole l’incremento delle irregolarità, di natura penale, relative alla tutela delle lavoratrici madri e all’impiego di lavoratori extracomunitari clandestini. Per quanto concerne l’attività degli Istituti, l’Inps registra, nei primi sei mesi dell’anno, 20.718 imprese ispezionate, di cui 17.268 irregolari. L’Istituto ha inoltre accertato la presenza di 9.481 lavoratori ‘in nero’ e una contribuzione non versata pari ad euro 484.323.372. L’Inail ha invece effettuato 10.241 ispezioni, di cui 9.019 hanno evidenziato delle irregolarità. I lavoratori “in nero” accertati sono stati 3.698 mentre i premi non versati ammontano ad euro 45.477.238. Rimane alto il rapporto tra accessi ispettivi e imprese irregolari, a testimonianza della efficacia dell’azione di vigilanza. Per il periodo estivo è stato predisposto un potenziamento dell’attività di vigilanza nei luoghi di maggior concentrazione turistica – tra i quali si segnalano la riviera romagnola, ligure, il Salento, il Cilento e la Costa Smeralda – al fine di garantire un adeguato livello di tutele nei confronti dei lavoratori impiegati in attività stagionali e di scongiurare possibili fenomeni di dumping.