Milano, 28 lug. (LaPresse/Xinhua) – Dopo il pesante tracollo di ieri delle Borse cinesi, la banca centrale di Pechino ha confermato che manterrà la sua attuale prudente politica monetaria nella seconda metà di quest’anno. La Banca Popolare Cinese (Pboc) in un comunicato ha ribadito infatti la massima flessibilità su molteplici strumenti monetari per mantenere la liquidità ad un livello appropriato, con l’obiettivo di spingere di nuovo l’inflazione a livelli bassi.
La decisione intende mettere un freno alle preoccupazioni innescate dalla recente aumento del prezzo della carne di maiale, salito di oltre il 20 per cento da marzo, mentre i prezzi al consumo sono saliti dell’1,3 per cento nel primo semestre. Qu Hongbin, capo economista per la Cina per la Hong Kong e Shanghai Banking Corporation (Hsbc), ritiene che l’impatto sull’inflazione dei prezzi di maiale sarà ampiamente compensato da prezzi in calo altrove. “I prezzi di altri prodotti alimentari sono ancora abbastanza stabili. Questo, oltre alla debolezza dei prezzi degli immobili e il calo dei prezzi del carburante in gran parte, compensano l’impatto inflazionistico dei prezzi di maiale”, ha detto Qu.
Li Pumin, segretario generale dello Sviluppo, ha invece spiegato che l’aumento è stato determinato dal mercato ed i prezzi torneranno alla normalità dopo il periodo di adattamento. Qu aspetta che l’inflazione per l’intero anno resti al di sotto del 1,5 per cento, ben al di sotto dell’obiettivo ufficiale del 3 per cento e lasciando spazio per un ulteriore allentamento monetario. Hsbc si attende un altro taglio di 25 punti base al coefficiente di riserva, a 200 punti base, nel secondo semestre.
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