Roma, 27 lug. (LaPresse) – “Con la nuova ‘Naspi’, che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della riforma Renzi grazie ‘all’allargamento delle tutele’, oltre 300.000 persone si ritroveranno con una indennità più breve e dimezzata rispetto alla vecchia indennità di disoccupazione (Aspi) e con minori versamenti previdenziali. A ciò si aggiunge l’ulteriore effetto di non avere continuità contributiva e, quindi, una futura pensione irrisoria”. Lo scrive in una nota Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, secondo cui “questo buco colpirà i cosiddetti lavoratori stagionali che operano in settori chiave della nostra economia: alimentare, turismo, servizi, trasporto”.
“Il governo aveva promesso da mesi di mettere le toppe a questo buco, sia con il prossimo decreto di riordino della cassa integrazione sia, soprattutto, con una circolare dell’Inps di cui si sono perse le tracce. A questo si aggiunge l’inspiegabile ritardo della stessa Inps nel pagare le indennità di chi ha perso, in questi due mesi, il lavoro con gravissimo disagio per chi si trova senza reddito e senza occupazione”, scrive ancora Loy, chiedendo all’esecutivo di “intervenire con rapidità per evitare veri drammi sociali”.