Milano, 22 lug. (LaPresse) – Piazza Affari ha chiuso in frazionale ribasso in attesa che il Parlamento greco approvi il secondo pacchetto di riforme, concordato con i creditori, per sbloccare gli aiuti finanziari. Pacchetto che comprende la riforma del sistema bancario e della giustizia. È slittata invece al prossimo 8 agosto la votazione in Parlamento sulla riforma delle cosiddette “baby pensioni”. Il ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos, ha dichiarato che è fondamentale approvare le riforme in modo che già nel corso della settimana vengano avviate le trattative per il terzo piano di salvataggio di Atene. Nel pomeriggio, secondo indiscrezioni, la Bce ha nuovamente alzato di 900 milioni di euro i fondi Ela a favore delle banche elleniche. Ancora negativa Wall Street, mentre tra le materie prime hanno ripreso a scendere oro e petrolio. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,13% a 23.681 punti.

Positivi la maggior parte dei titoli del comparto bancario: Montepaschi ha guadagnato lo 0,37% a 1,865 euro, Popolare dell’Emilia Romagna l’1,50% a 8,45 euro, Popolare di Milano lo 0,50% a 1,001 euro, Mediobanca l’1,60% a 9,51 euro, Ubi Banca l’1,43% a 7,775 euro. Il petrolio Wti sotto quota 50 dollari al barile si è fatto sentire sui titoli maggiormente legati alle sorti del greggio: Eni ha ceduto l’1,12% a 15,85 euro, mentre Tenaris è arretrata del 3,38% a 11,40 euro. Pesante Saipem (-3,33% a 8,40 euro) in scia alla bocciatura da parte degli analisti di Mediobanca a underperform da neutral. “L’intenzione di Eni di procedere con il deconsolidamento di Saipem potrebbe richiedere 3-3,5 miliardi di euro di capitali freschi per tagliare il debito a circa 2 miliardi”, hanno spiegato gli analisti di Mediobanca anche se “il deterioramento del mercato di riferimento e i problemi dell’azienda potrebbero aver raffreddato l’interesse degli investitori finanziari”.

STM (-6,64% a 6,815 euro) ha indossato la maglia nera sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari pagando la bocciatura a neutral da buy arrivata questa mattina dagli analisti di Citigroup. “È diminuito l’appeal d’investimento di breve termine per via dei venti contrari che soffiano dalla Cina e dal comparto dei pc”, hanno spiegato gli analisti della banca d’affari statunitense. A pesare, alla vigilia dei conti di STM, anche le trimestrali arrivate da due big tecnologiche Usa, Apple e Ibm. Bene Enel (+0,18% a 4,362 euro) con gli analisti di Equita che hanno giudicato positivamente “l’indicazione della Consob cilena che non ha definito l’operazione di ristrutturazione di Enersis come tra parti correlate”.

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