Piazza Affari chiude in rialzo: ok Fca e duo Atlantia-Autogrill

Milano, 16 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Nuovo scatto in avanti per Piazza Affari che si è riportata sui massimi da maggio. L’indice Ftse Mib ha archiviato la seduta in progresso dell’1,67% a quota 23.783 punti. I mercati hanno accolto con favore l’ok del parlamento greco alle misure richieste dai creditori internazionali del paese ellenico al fine di garantire un terzo pacchetto di salvataggio. Oggi intanto la Bce ha confermato il livello dei tassi dell’area euro allo 0,05%, in linea con le attese.

Sul parterre milanese si sono distinti i titoli della galassia Benetton con Atlantia (+3,54%) e Autogrill (+4,42%) in deciso spolvero. Tonica Fca (+2,72% a 13,98 euro) grazie ai solidi dati sulle immatricolazioni Ue. Fiat Chrysler è ancora cresciuta più del mercato con le immatricolazioni nell’Europa a 28 più i Paesi dell’Efta che sono salite del 17,7% a giugno, segnando il maggior incremento dal gennaio 2010. La quota è ammontata al 6,2%, in crescita rispetto al 6% di un anno fa. Nei primi sei mesi Fca ha immatricolato quasi 473mila vetture e anche in questo caso l’incremento è stato più alto rispetto al mercato (+12,9%). La quota è stata del 6,4%, quando un anno fa era al 6,1%.

Tentativo di recupero per i testimonial del risparmio gestito (+1,9% Mediolanum, +0,71% Azimut) dopo il violento sell-off susseguente al richiamo della Consob al rispetto delle regole Mifid per quanto concerne i fondi italiani con domicilio all’estero. Goldman Sachs ha posto l’accento sui riflessi che il richiamo della Consob avrà sulla sostenibilità delle attuali commissione di performance. La casa d’affari usa ha così tagliato il prezzo obiettivo sui tre testimonial italiani del risparmio gestito (Azimut, Mediolanum e Banca Generali) che presentano una grossa fetta di fondi domiciliati in Irlanda e/o Lussemburgo. In particolare Azimut è stata rimossa dalla “conviction list” anche se ha mantenuto il rating ‘buy’ con prezzo obiettivo sceso da 36,7 a 30,2 euro. Raccomandazione neutral invece su Mediolanum e Banca generali con target price rispettivamente a 8,1 euro (dal precedente 9,3 euro) e 31,1 euro (da 34,2).

Tra le mid cap spicca il tonfo di Landi Renzo (-5,01%) all’indomani del profit warning lanciato in occasione della presentazione dei risultati preliminari al 30 giugno.