Roma, 16 lug. (LaPresse) – A maggio le esportazioni italiane crescono dell’1,5% rispetto a giugno, trainate dall’incremento delle vendite verso i mercati Ue (+2,5%), mentre quello verso i mercati extra Ue (+0,4%) è contenuto. Lo rileva l’Istat, sottolineando il boom dei prodotti energetici (+28,4%), senza i quali l’aumento complessivo delle esportazioni si ridimensiona a +0,6%, con i soli beni di consumo in espansione (+2,2%). Su base annua, sempre a maggio, la crescita delle esportazioni (+2,0%) è principalmente determinata dalle vendite verso l’area Ue (+3,5%).
Le importazioni risultano, invece, in calo dello 0,3% a maggio, sintesi di una crescita degli acquisti dai paesi Ue (+0,8%) e di una diminuzione di quelli dai paesi extra Ue (-1,9%). La riduzione degli acquisti di prodotti energetici (-5,3%) è particolarmente rilevante. Al netto dei prodotti energetici le importazioni aumentano lievemente (+0,5%). Su base annua il lieve incremento dell’import (+0,5%) è determinato dalla crescita degli acquisti dall’area Ue (+3,3%).
CRESCE L’EXPORT -. A maggio le esportazioni italiane crescono dell’1,5% rispetto a giugno, trainate dall’incremento delle vendite verso i mercati Ue (+2,5%), mentre quello verso i mercati extra Ue (+0,4%) è contenuto. Lo rileva l’Istat, sottolineando il boom dei prodotti energetici (+28,4%), senza i quali l’aumento complessivo delle esportazioni si ridimensiona a +0,6%, con i soli beni di consumo in espansione (+2,2%). Su base annua, sempre a maggio, la crescita delle esportazioni (+2,0%) è principalmente determinata dalle vendite verso l’area Ue (+3,5%).
CALA L’IMPORT-. Le importazioni risultano, invece, in calo dello 0,3% a maggio, sintesi di una crescita degli acquisti dai paesi Ue (+0,8%) e di una diminuzione di quelli dai paesi extra Ue (-1,9%). La riduzione degli acquisti di prodotti energetici (-5,3%) è particolarmente rilevante. Al netto dei prodotti energetici le importazioni aumentano lievemente (+0,5%). Su base annua il lieve incremento dell’import (+0,5%) è determinato dalla crescita degli acquisti dall’area Ue (+3,3%).
A marzo l’avanzo commerciale italiano è di 4,2 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 3,6 miliardi di attivo della bilancia dello stesso mese dello scorso anno. Lo rileva l’Istat. Al netto dell’energia, la bilancia risulta positiva per 6,8 miliardi. Nei primi cinque mesi l’attivo raggiunge i 15,7 miliardi.
Calo anche a maggio dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali diminuiscono dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,5% nei confronti di maggio 2014. Lo rileva l’Istat. Al netto del comparto energetico, l’indice dei prezzi diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,1% rispetto all’anno scorso. I prezzi dei beni importati presentano, rispetto al mese precedente, variazioni positive dello 0,1% per l’area euro e negative dello 0,8% per l’area non euro. In termini annuali si registra invece una variazione positiva dello 0,3% per l’area euro ed una diminuzione del 6,3% per quella non euro.
Riguardo ai contributi settoriali alla dinamica annuale dell’indice generale, prosegue l’Istituto, per l’area euro quello più rilevante deriva dai beni strumentali (+0,8 punti percentuali). Per l’area non euro il contributo più ampio proviene dall’energia (-7,5 punti percentuali). Il settore di attività economica per il quale si rileva l’aumento annuo dei prezzi più marcato è per l’area euro quello della fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,7%) e per l’area non euro quello delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+5,3%).