Roma, 13 lug. (LaPresse) – “Spero ovviamente di sbagliare, ma la fatica spossante che le fragili istituzioni comunitarie e i balbettanti governi dei maggiori Paesi hanno impegnato per raggiungere un accordo sulla Grecia ha prodotto poco”. Lo afferma, in una nota, Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti.

“Mesi interi e negoziati drammatici per un problema che investiva una quota risibile del Pil del Continente. Si può dire, alla fine, che la montagna – sottolinea Fitto – ha partorito il topolino. Non c’è garanzia vera che la Grecia cambi registro. E non c’è garanzia vera che l’Europa superi una gabbia che ha impoverito l’intero continente”.

“I protagonisti di questa vicenda – afferma Fitto facendo riferimento all’accordo sulla Grecia – si sono lungamente incartati, questo è chiaro. Da un lato, la furbizia a spese altrui di Tsipras, che ha cercato fino alla fine di continuare su una linea economica insostenibile; dall’altra, il fantasma di un’Europa senz’anima. La triste realtà è che né Tsipras né la Merkel hanno avanzato ricette convincenti, in questi mesi. Tsipras aveva in mente la solita soluzione assistenzialista e statalista di sinistra; la Merkel, la grande sconfitta del referendum di domenica scorsa, non ha compreso che, a questo punto, i popoli europei usano e useranno qualunque occasione per dire no alla linea Berlino-Bruxelles”.

“Quanto all’Italia, lo ribadisco ancora una volta: dobbiamo dire no a una nuova, definitiva gabbia nella quale rinchiuderci (e impoverirci). Il piano di riforma dell’Eurozona di cui si parla – conclude Fitto – cancellerebbe di fatto anche gli ultimi pezzi di sovranità economica e fiscale nazionale: prima saremmo chiamati a perseverare nelle politiche miopi e autolesioniste dell’austerità, anzi a inasprirle, poi ci verrebbe concessa la tanto sospirata ‘solidarietà’, cioè un poco di assistenzialismo. Occorre dire ‘no’ a questa prospettiva, e invece è necessario seguire Cameron sulla linea di una rinegoziazione complessiva con Bruxelles, per riscrivere regole oggi inaccettabili”.

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