Milano, 10 lug. (LaPresse) – L’Italia cresce nel settore lavoro. A maggio il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro in tutti i settori di attività economica è stato pari a 934.258 a fronte di 749.551 cessazioni, per un saldo positivo di 185.007 contratti in più. Sono stati 179.643 (circa il 19%) i nuovi contratti a tempo indeterminato, a fronte di 179.372 cessazioni (il 24% del totale), con un saldo positivo di appena 271 contratti. 643.032 i contratti a tempo determinato attivati, 19.728 sono contratti di apprendistato, 36.376 sono collaborazioni. Lo rende noto il ministero del Lavoro, secondo cui ci sono state 458.220 cessazioni di contratti a tempo determinato (saldo +184.812), 13.230 sono contratti di apprendistato, 46.570 sono collaborazioni.

VOLA L’INDUSTRIA –. Sempre a maggio 2015 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,9% rispetto ad aprile. Nella media del trimestre marzo-maggio 2015 la produzione è aumentata dell’1,0% rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto l’Istat. Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2015 l’indice è aumentato in termini tendenziali del 3,0% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di maggio 2014). Nella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i raggruppamenti; aumentano i beni strumentali (+2,3%), l’energia (+1,7%), i beni di consumo (+0,7%) e i beni intermedi (+0,6%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a maggio 2015, un forte aumento nel comparto dei beni strumentali (+8,5%); in misura più lieve aumentano anche l’energia (+1,5%), i beni di consumo (+1,4%) e i beni intermedi (+0,4%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, a maggio 2015 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,2%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,4%), e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,5%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-12,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,4%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,5%).

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: