di Fabio De Ponte da Atene

Atene (Grecia), 7 lug. (LaPresse) – “Oggi a Bruxelles non succederà niente”. Non ha dubbi la negoziante. Vende magneti e souvenir all’aeroporto di Atene, proprio al gate da cui parte l’aereo del mattino per la capitale belga, dove oggi si riunirà alle 18 l’eurosummit, il vertice dei capi di Stato e di governo della zona euro. “Sono due mesi che non succede niente – dice -, non risolveranno tutto ora in ventiquattr’ore. Troveranno l’accordo ma ci vorrà un po’ di tempo, non arriverà subito”. Nessun astio nei confronti dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, che si è dimesso subito dopo il risultato. “E’ molto bravo – spiega -. E’ stata una buona mossa quella di dimettersi, era diventato una figura troppo forte”. “Ci vorrà un po’ di tempo ma la situazione si risolverà”, conviene un cliente. Ma non tutti sono così ottimisti.

“Oggi a Bruxelles? E chi può dirlo? Incrociamo le dita, speriamo si risolva qualcosa”, sorride una viaggiatrice che interrompe la conversazione con un’amica. Lei, spiega, ha votato no. Ma la situazione reale, oggi, sottolinea, nessuno la conosce. “Chi lo sa, speriamo bene ma nessuno può scommetterci”, risponde anche una donna con i lunghi cappeli biondi che si affretta al suo imbarco. Ma anche lei è d’accordo col ministro delle Finanze. “Varoufakis ha fatto un’ottima scelta, è molto abile”, spiega.

“Non so cosa succederà”, risponde anche la barista. “Sì”, dice, anche lei ha votato contro l’accordo con i creditori. Ma non è molto sicura che le dimisioni di Varoufakis siano state una buona mossa o che lo sia stata tutta la questione del referendum. “Non lo so”, si limita a ripetere, con un sorriso ansioso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata