Milano, 22 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari apre l’ottava in grande spolvero dando seguito al rally di venerdì scorso sempre sull’attesa di un accordo tra Atene e creditori che appare più vicino. L’indice Ftse Mib è andato a chiudere un rialzo del 3,47% a quota 23.485 punti uniformandosi al buon umore di tutte le Borse Ue. Dopo la riunione odierna, un nuovo Eurogruppo si riunirà in settimana per raggiungere l’accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali. “Le proposte della Grecia sono un passo accolto positivamente ma è necessario altro lavoro con le istituzioni”, ha twittato il vice presidente dell’Eurogruppo, Valdis Dombrovskis, al termine della riunione a Bruxelles dei ministri delle Finanze della zona euro.Da oltreoceano intanto sono arrivate ottime indicazioni economiche con le vendite di case esistenti schizzare ai massimi dal 2009 con un +5,1% nel mese di maggio.
Sul parterre di Piazza Affari performance molto positive per le banche: rialzo di oltre il 7% per Bper, seguita da Banco Popolare, Mediobanca e Mediolanum con rialzo nell’ordine del 6%. Promozione da parte degli analisti anche per Saipem (+6,37% a 9,84 euro). Deutsche Bank ha alzato il giudizio sulla controllata di Eni a buy dal precedente sell. Gli esperti vedono un recupero potenziale in scia alla normalizzazione dei margini nel settore ‘Engineering & Construction’. Deutsche Bank sottolinea di non poter ignorare il rischio di una diluizione derivante dalla possibile cessione della quota di Eni, anche se questo “appare prematuro”. In evidenza anche Stm (+4,23% a 7,39 euro) in scia all’upgrade arrivato dagli analisti di Barclays che hanno alzato la raccomandazione sul titolo dei chip a equalweight dal precedente underweight. Gli esperti della banca britannica hanno fissato il target price su Stm a 7,80 euro.
Tra i pochi titoli in rosso spicca UnipolSai (-4,21% a 2,31 euro), che oggi ha staccato un dividendo pari a 0,175 euro per azione. Da segnalare infine il debutto scoppiettante per Inwit (+11,5% a quota 4,07 euro). Nel primo giorno di scambi il titolo della controllata di Telecom Italia (+1,98% oggi), che gestisce le torri di trasmissione del gruppo tlc, è arrivato a guadagnare oltre il 10%. L’Ipo, che ha permesso di raccogliere oltre 850 milioni, è stata accolta con interesse dai fondi internazionali e la domanda è stata superiore di ben 7 volte all’offerta. Tra i soci rilevanti, al termine del processo di Ipo, figura anche l’Università di Harvard, con il 2,6% del capitale, mentre il fondo Threadneddle ha in mano una quota pari al 3%.