Milano, 18 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo accelerando nel pomeriggio dopo l’avvio positivo di Wall Street, in scia ad alcuni dati macroeconomici ampiamente migliori delle attese. Il mercato guarda però soprattutto alla Grecia e in Lussemburgo è in corso l’Eurogruppo dove, secondo indiscrezioni, la Commissione europea e la Bce starebbero lavorando a una proposta di riduzione del debito greco. La proposta verrebbe avanzata nel caso di raggiungimento di un accordo tra la Grecia e i suoi creditori. Accordo che resta ancora in bilico dopo lo stop alle trattative tra Atene e i suoi creditori internazonali. La Grecia, entro il 30 giugno, dovrà rimborsare 1,6 miliardi di euro di prestiti al Fmi. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell’1,06% a 22.460 punti.

Nel comparto bancario Mps (-2,19% a 1,829 euro) ha tirato il freno dopo la corsa delle ultime sedute, innescata dalle attese degli investitori per una possibile aggregazione dopo la conclusione dell’aumento di capitale. Gli acquisti hanno invece premiato Popolare di Milano (+1,77% a 0,918 euro), Intesa SanPaolo (+1,72% a 3,18 euro), Ubi Banca (+1,28% a 7,105 euro) e Unicredit (+1% a 6,035 euro). Su di giri Telecom Italia (+4,05% a 1,155 euro) ancora in scia alle indiscrezioni secondo cui Vivendi starebbe pensando di rafforzare la sua quota nel gruppo tlc al 10-15%. Il colosso francese dei media sta per diventare il primo azionista di Telecom Italia con un quota pari all’8,3% e, a detta dei rumors, potrebbe aumentare il suo peso alla luce dello scioglimento di Telco.

Ancora ben comprata A2A, che ha mostrato un progresso dell’1,72% a 1,118 euro, mentre nel resto del comparto energetico da segnalare la performance brillante di Enel (+2,03% a 4,206 euro). Tonfo di Saipem (-5% a 9,215 euro) in scia ad alcune indiscrezioni di stampa che ipotizzavano un possibile aumento dell’indebitamento nel secondo trimestre, notizia che se confermata renderebbe ancor più pressante una possibile ricapitalizzazione del gruppo petrolifero. La nuova del titolo ha spinto la società a diffondere un comunicato nel quale ha ribadito come “nessuna operazione di aumento di capitale e/o di rifinanziamento è stata portata all’attenzione del Consiglio di amministrazione”.

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