Piazza Affari in forte calo per l’ombra di Grexit: in rosso le banche

Milano, 15 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso dopo il fallimento nel fine settimana dei negoziati tra Atene e i creditori internazionali. L’ipotesi Grexit non è mai stata così concreta. “Non possiamo fare previsioni o immaginare le conseguenze nel lungo periodo” di un’uscita della Grecia dall’euro ha dichiarato Mario Draghi al Parlamento Ue, ribadendo di volere un accordo forte anche la palla ora è nel campo della Grecia. La frenata delle trattative arriva a pochi giorni dall’Eurogruppo di giovedì 18 giugno, a questo punto l’ultima spiaggia per Atene prima del 30 giugno, termine in cui scade l’attuale programma di salvataggio e il rimborso di 1,6 miliardi di euro di prestiti al Fondo monetario internazionale. Tensione anche sull’obbligazionario dove lo spread è salito oltre 150 punti base. In questo a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso del 2,40% a 22.328 punti.

Male Mps (-4,12% a 1,72 euro) dopo aver portato a termine l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro. Contrariamente ai timori della vigilia non sarà necessario richiedere l’intervento delle banche del consorzio di garanzia su un eventuale inoptato. L’operazione è stata sottoscritta praticamente per intero visto che è stata indicata una soglia superiore al 99,5% per un controvalore complessivo di 2,98 miliardi di euro. La banca senese ha annunciato che provvederà all’integrale restituzione allo Stato dei Monti bond “con largo anticipo” rispetto alla scadenza del 2017. Vendite sostenute anche sugli altri titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 4,51% a 14,37 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,78% a 7,50 euro, Popolare di Milano il 3,15% a 0,906 euro, Intesa SanPaolo il 3,19% a 3,15 euro, Ubi Banca il 4,82% a 6,995 euro, Unicredit il 3,82% a 6,035 euro. Non si sono placate le ipotesi speculative su Telecom Italia (-2,18% a 1,121 euro). Questa volta è stato Il Corriere della Sera a rilanciare il possibile interesse della Orascom di Sawiris per il gruppo tlc. Secondo l’articolo, Sawiris potrebbe affiancare Vivendi nell’azionariato di Telecom e un cambio alla guida della Cdp potrebbe riaprire il dialogo sulla costruzione congiunta di reti.

Sotto i riflettori anche Enel Green Power (-1,82% a 1,717 euro) dopo un articolo de Il Sole 24 Ore secondo cui la controllata dell’Enel potrebbe essere vicina all’acquisizione del gruppo indiano Bharat Light and Power. Un’operazione che dovrebbe aggirarsi sui 150 milioni di dollari. Finmeccanica (-3,87% a 11,41 euro) ha annunciato che Atr, joint venture paritetica tra Finmeccanica e il gruppo Airbus, ha siglato un totale di 46 ordini fermi e 35 opzioni per un valore complessivo globale di 1,98 miliardi di dollari. L’annuncio è stato fatto in occasione della 51 esima edizione del salone aerospaziale di Le Bourget (conosciuto anche come Air Show di Parigi).