Dal nostro inviato Lorenzo Allegrini
Venezia, 5 giu. (LaPresse) – L’a.d. Fca, Sergio Marchionne, potrebbe rimanere in carica oltre il 2018, se dovrà gestire un consolidamento “significativo” con un altro produttore auto. “Se me lo chiedono, serve che me lo chiedano”, ha precisato a margine del workshop del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Usa, da lui presieduto a Venezia, e che ha ospitato oggi, tra gli altri, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
“FERRARI A WALL STREET DOPO 12 OTTOBRE”. Marchionne ha spiegato inoltre che lo sbarco di Ferrari a Wall Street deve slittare alla metà di ottobre, rispetto alla scadenza di fine giugno indicata in precedenza. Il closing del collocamento del 10% del Cavallino “tecnicamente” non può avvenire “prima del 12 ottobre, ovvero un anno dalla fusione” tra Fiat e Chrysler, ha dichiarato l’a.d., che ha spiegato di aver chiarito la questione con gli avvocati.
Il manager italo-canadese ha detto che Ferrari potrebbe essere quotata a Wall Street già il 13 ottobre, ma che nulla è stato deciso, nemmeno sulla sede. Ma ha ribadito: “Ferrari pagherà le tasse in Italia, come le paga la Fca”. Il titolo del gruppo ha sofferto il ‘rinvio’ del collocamento del Cavallino, mostrando a Milano una flessione del 3,33% a 13,93 euro.
“CONSOLIDAMENTO? CONTATTI CONTINUI CON ALTRE AZIENDE”. Rispondendo in merito a un eventuale consolidamento, l’a.d. Fca ha detto che “i contatti con le altre aziende automotive sono continui, parliamo con tutti, ma sono undici anni che lo dico”. “Se scrivo tante email o no, non non lo so”, ha detto riferendosi alle dichiarazioni di qualche giorno fa del presidente di Fca, John Elkann.
“Se mi chiedete se le domande che ho fatto a Gm sono le stesse che ho fatto ad altri, la risposta è no”, ha aggiunto Marchionne, precisando di non aver contattato “intenzionalmente” alcun azionista di General Motors per sollecitare una fusione. “Non abbiamo cominciato alcuna discussione con loro”, ha dichiarato.
Secondo l’a.d. a Fca servirebbe un consolidamento con un altro produttore auto che permetta una “grande sovrapposizione”, ma “dobbiamo sviluppare la nostra analisi internamente per capire quali sono le combinazioni” migliori.
“OTTIMISTA SU PROSPETTIVE ECONOMICHE DELL’ITALIA”. Marchionne si è dichiarato “ottimista” sulle prospettive economiche italiane. “Per l’Italia la vedo bene, per l’Europa non sono sicuro”, ha detto, evidenziando che “è cambiato molto in 12 mesi” e che la ripresa delle assunzioni del gruppo in Italia è stata facilitata dal Jobs act. “E’ importante ed è dovuta al fatto che c’è stata la riforma del mercato del lavoro”, ha affermato.
“I piani per il rientro dei dipendenti delle fabbriche di Fca in Italia li abbiamo presentati a maggio 2014 e procedono secondo quanto stabilito”, ha proseguito Marchionne, aggiungendo che con la nuova Alfa Romeo (“spero che si chiamerà Giulia”), che sarà presentata il 24 giugno, “ripartirà Cassino”.
“SERVE SINDACATO UNICO AUTO”. Marchionne è tornato a sostenere l’idea di un sindacato unico, lanciata dal premier Matteo Renzi. “Credo che un sindacato unico in un settore come quello dell’auto si debba fare, lasciamo stare le cavolate piuttosto grosse che dice la Camusso”, ha dichiarato ai cronisti in merito alle parole della segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, che aveva parlato di un’unica organizzazione sindacale come di un sistema da regimi totalitari.