Roma, 25 mag. (LaPresse) – Ad aprile le attivazioni di nuovi contratti di lavoro sono state pari a 756.926, mentre le cessazioni si sono attestate a 546.382, con un saldo positivo di 210.544 unità. Lo riferisce il Ministero del Lavoro. Ad aprile 2014 le attivazioni erano state 717.955 e le cessazioni 514.646, con un saldo di 203.309 unità. Delle attivazioni, 171.515 sono contratti a tempo indeterminato, 475.273 sono contratti a tempo determinato, 18.443 sono contratti di apprendistato, 38.632 sono collaborazioni e 53.063 sono le forme di lavoro classificate nella voce ‘altro’.

Aumentano i contratti a tempo indeterminato. Delle cessazioni, 122.979 fanno riferimento a contratti a tempo indeterminato, 328.148 a tempo determinato, 13.636 sono relative a contratti di apprendistato, 36.619 a collaborazioni e 45.000 a forme di lavoro classificate nella voce ‘altro’. Il Ministero precisa inoltre che ad aprile sono state 35.883 le trasformazioni – conteggiate a parte quindi da aggiungere alle assunzioni a tempo indeterminato – di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, contro le 19.144 nello stesso periodo del 2014.

Sull’andamento dei contratti a tempo indeterminato influiscono sia gli sgravi contributivi previsti per le aziende che assumono con questa tipologia per tutto il 2015 sia l’entrata in vigore del decreto attuativo del Jobs act sul contratto a tutele crescenti, attivo dal 7 marzo. Aprile è quindi il primo mese nel quale la riforma del mercato del lavoro risulta pienamente attiva per tutto il periodo. In particolare, le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono aumentate del 52% rispetto ad aprile 2014 e rappresentano il 22,7% delle assunzioni del mese (erano il 15,7% ad aprile 2014).

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