Milano, 20 mag. (LaPresse) – Le prospettive per il sistema bancario greco sono negative, “essenzialmente per effetto del peggioramento acuto della raccolta e della liquidità delle banche”. Lo sostiene un’analisi di Moody’s, che precisa che “è improbabile che queste tensioni si allenteranno nei prossimi 12-18 mesi” e ciò comporta “una elevata probabilità di un’imposizione di controlli sui capitali e di congelamento dei depositi”. Gli economisti dell’agenzia di rating stimano i deflussi di capitale dalle banche greche a 30 miliardi di euro a partire dal dicembre del 2014. “A nostro avviso – precisano – le banche rischiano di restare fortemente dipendenti dai finanziamenti della Banca centrale, per l’incertezza attuale sul programma di sostegno alla Grecia che continua a compromettere la fiducia dei depositanti”. Moody’s calcola che la liquidità di emergenza (Ela) in arrivo dalla Bce è aumentata a circa il 32% del totale degli attivi a fine 2015, dal 12% di settembre 2014. Gli analisti dell’agenzia vedono le sofferenze degli istituti di credito in crescita al 38-40% degli impieghi lordi alla fine del 2015, dal rapporto di 34,2% dello scorso dicembre. Moody’s ha inoltre rivisto al ribasso il Pil greco, portando le stime al +0,5% nel 2015 e al +1,5% nel 2016, con il rischio di ulteriori rallentamenti.
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