(Finanza.com) Piazza Affari ha chiuso in moderato rialzo dopo il sell-off di ieri che ha colpito sia i listini azionari sia il mercato obbligazionario. Ad alimentare tensioni e volatilità è ancora una volta la Grecia, che anche all’Eurogruppo di lunedì non dovrebbe trovare un accordo con i creditori internazionali. Oggi la Grecia ha ripagato il prestito da 200 milioni di euro al Fmi, ma il 12 maggio il governo ellenico dovrà rimborsare 760 milioni sempre al Fmi, 320 milioni di interessi e rinnovare 2,8 miliardi di buoni del Tesoro. Cifre più consistenti che questa volta potrebbero non essere coperte dalle risorse sempre più risicate della Grecia, nonostante la misura presa per rastrellare liquidità dagli enti locali. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,37% a 22.659 punti.
Positive le banche che tra qualche giorno saranno chiamate al test dei conti: Banco Popolare ha guadagnato l’1,66% a 14,02 euro, Popolare dell’Emilia Romagna l’1,97% a 7,495 euro, Intesa SanPaolo l’1,96% a 3,01 euro, Mediobanca l’1,35% a 8,62 euro, Ubi Banca l’1,17% a 6,88 euro, Unicredit l’1,83% a 6,37 euro, Montepaschi l’1,37% a 0,588 euro. I peggiori di seduta sono stati FCA (-3,32% a 12,80 euro) e Atlantia (-4,59% a 23,23 euro), quest’ultima al centro di indiscrezioni sui possibili pretendenti del 15% di AdR. Sono proseguite le prese di beneficio su Luxottica (-1,55% a 56,90 euro), che di recente aveva toccato i massimi storici, che lunedì sera aveva pubblicato risultati brillanti del primo trimestre trainati dal super dollaro. Debole Telecom Italia (-1,63% a 1,023 euro) alla vigilia del Cda chiamato ad approvare i conti del primo trimestre del 2015.