Grecia, accordo lontano su pensioni, ma a Atene servono soldi a maggio

Atene (Grecia), 4 mag. (LaPresse/Reuters) – Restano lontane le posizioni della Grecia e dei creditori internazionali sulla riforma delle pensioni, nonostante i progressi fatti tra le controparti su altre questioni del pacchetto di misure con cui Atene spera di sbloccare aiuti per 7,2 miliardi di euro. Il portavoce del governo greco, Gabriel Sakellaridis, ha fatto tuttavia sapere che la posizione di cassa dello Stato ellenico è sempre più critica e ad Atene serviranno nuovi fondi entro la fine di maggio per evitare il default. Il governo Tsipras deve infatti rimborsare il 12 del mese circa 1 miliardo di euro al Fmi. “La liquidità è un problema urgente”, ha ammesso Sakellaridis, e confida che gli aiuti possano essere sbloccati “nel più breve tempo possibile”.

I creditori internazionali della Grecia “ci chiedono di non toccare nulla” delle misure di austerità che hanno “rovinato la vita dei greci negli ultimi cinque anni”, ha detto inoltre il ministro del Lavoro greco, Panos Skourletis, a Mega Tv prendendosela in particolare con il Fmi “che è la controparte più inflessibile, la voce più estrema del Brussels Group”. Skourletis ha precisato tuttavia che ci sono anche “voci più tranquille”. Il ministro ha sottolineato che il Fondo non vuole fare passi indietro sui tagli alle pensioni, sulla libertà di licenziare nel settore privato e su uno stop all’aumento del salario minimo.