Milano, 28 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso dopo la brillante performance di ieri, favorita dalla decisione di Alexis Tsipras di rinnovare il team di tecnici greci impegnati nelle trattative con i creditori internazionali per trovare un punto d’intesa sulla lista di riforme, necessaria a sbloccare gli aiuti da 7,2 miliardi di euro. Gli investitori restano in attesa degli sviluppi sulla situazione di Atene e della riunione della Federal Reserve, che si concluderà domani sera. Il listino milanese ha aumentato le perdite dopo la fiducia dei consumatori Usa di aprile, scesa a 95,2 punti dai 101,4 punti di marzo. Il deludente dato ha indebolito l’euro con il cambio euro/dollaro che si è portato sopra 1,10. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha perso l’1,15% a 23.532 punti.
Deboli i titoli del comparto bancario: Montepaschi ha ceduto l’1,04% a 0,568 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,59% a 7,31 euro, Intesa SanPaolo il 2,15% a 3,088 euro, Mediobanca il 2,27% a 8,60 euro, Ubi Banca il 3,21% a 7,23 euro, Unicredit lo 0,76% a 6,50 euro. Male due dei principali player industriali del Paese: Fca ha lasciato sul parterre il 3,06% a 14,84 euro, mentre Finmeccanica ha mostrato una flessione del 2,34% a 11,66 euro. Positiva Prysmian (+1,21% a 19,20 euro) in scia ai conti della rivale Nexans. Il gruppo francese dei cavi ha chiuso il primo trimestre del 2015 con ricavi pari a 1,6 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,56 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Alla Borsa di Parigi il titolo Nexans è volato con un balzo di oltre 10 punti percentuali.
Dopo l’exploit di ieri Mediaset ha guadagnato lo 0,55% a 4,71 euro, galvanizzata in questi giorni dalle indiscrezioni della stampa francese. Secondo La Lettre de l’Expansion, una delle possibili prede di Vivendi è proprio Mediaset. “Mediaset potrebbe rappresentare un’opzione strategica per Vivendi che permetterebbe al colosso transalpino di entrare direttamente nel mercato televisivo italiano e, indirettamente, in quello spagnolo (dove opera Mediaset Espana)”, hanno scritto oggi gli analisti di Mediobanca mentre gli esperti di Banca Akros hanno alzato la raccomandazione a neutral dal precedente reduce.Invariata Eni (a 17,38 euro) alla vigilia del test dei conti relativi al primo trimestre del 2015. Gli analisti di Mediobanca si aspettano dati solidi sulla produzione, attesa a 1,67 milioni di barili al giorno e trainata dalla Libia. “Consigliamo di andare long su Eni rispetto ai competitor europei in scia all’attuale yield offerto, a un profilo nella produzione maggiormente visibile e alla situazione patrimoniale che potrebbe beneficiare del potenziale deconsolidamento di Saipem”, hanno spiegato gli esperti di piazzetta Cuccia. Terna (-0,32% a 4,292 euro) non ha sfruttato la promozione a buy da hold da parte degli analisti di Berenberg.