Roma, 23 apr. (LaPresse) – Nel mese di marzo 2015 il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro è pari a 641.572, in aumento rispetto ai 620mila circa dello stesso mese del 2014. Contestualmente, però, il numero di cessazioni di rapporti di lavoro è pari a 549.273, in leggero calo rispetto ai 558.366 dello stesso periodo dello scorso anno. Il saldo è quindi positivo di 92.299 unità. Lo rende noto il ministero del lavoro sulla base dei dati tratti dal Sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie (Sisco).
Dei nuovi contratti di lavoro, 162.498 (il 25,3% del totale, rispetto al 17,5% dello stesso periodo dell’anno scorso) sono a tempo indeterminato (a marzo 2014 erano stati 108.647), 381.234 sono a tempo determinato (in calo rispetto ai 395 del marzo dello scorso anno), 16.844 sono contratti di apprendistato (21mila nel 2014), 36.460 sono collaborazioni (48.491 nel 2014) e 44.536 sono altre forme contrattuali.
DIFFERENZE DI GENERE. Tra i 162.498 contratti a tempo indeterminato attivati a marzo, 103.380 riguardano uomini e 59.118 donne. Differenze di genere sostanziali anche per i rapporti a tempo determinato: 231.563 uomini e 149.671 donne. L’apprendistato ha riguardato 9.495 uomini e 7.349 donne, mentre le collaborazioni 14.707 uomini e 21.753. Nel mese di marzo 2015 sono state 40.034 le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, erano 22.116 nello stesso periodo del 2014.
CESSATI 550MILA CONTRATTI DI LAVORO. Tra le 549.273 cessazioni di contratti, 131.128 riguardano posti a tempo indeterminato (il 23,9% del totale), 310.566 a tempo determinato (56,5%), 14.953 sono contratti di apprendistato (2,7%), 46.173 sono collaborazioni (8,4%) e 46.453 sono altri tipi di contratto.
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